“Al massimo ribasso” i contenuti dell’ipotesi di accordo sottoposta ai lavoratori della Pcma di Pisticci Scalo. E’ il giudizio della Fiom Cgil di Matera.
“L’azienda, armandosi di un’autorità imbarazzante e prevaricatrice, si permette – afferma il sindacato in una nota – di evitare tavoli istituzionali colla balzana e risibile scusa che essa non siede ai tavoli a cui può essere presente la Cgil.
Ma, cosa più grave, è affermare che compete ad essa scegliersi gli interlocutori disconoscendo la possibilità di potere essere presente a tavoli istituzionali”.
“Impedire alle Istituzioni locali di svolgere il loro ruolo di mediazione e di tutela del proprio territorio e del lavoro – aggiunge la Fiom materana – è un atto di onnipotenza di questa azienda che non può essere passivamente subito dai lavoratori e dalle istituzioni.
Non volersi confrontare colle istituzioni e con tutte le parti sociali rispetto alla drammatica decisione unilaterale di chiusura e di negazione di 81 posti di lavoro nel nostro territorio è un’offesa verso la nostra terra e la nostra regione che hanno accolto questa azienda mettendo a sua disposizione braccia, menti e spazi del territorio regionale e provinciale.
Ma è soprattutto sintomo di debolezza delle argomentazioni usate rispetto all’unilaterale disegno di chiudere il sito in Pisticci: per questo balza evidente il timore aziendale di confrontarsi con tutti i livelli”.
“Abbiamo rispetto per il ruolo che stanno svolgendo le Organizzazioni sindacali ammesse al confronto ma al contempo – conclude il sindacato – il nostro senso di responsabilità ci impone di dire a quei lavoratori che non si può rimanere in silenzio di fronte a 81 posti di lavoro che si perdono e di fronte ad un’azienda che agisce nel suo esclusivo interesse temendo i confronti istituzionali e preferendo la via più semplice : imporre la sua volontà”.
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