IV Ccp, avviata la discussione sulle leggi per la cultura

Auditi in Commissione “Politica sociale” gli assessori Viti e Martorano e i responsabili del Gruppo di Volontariato “Solidarietà”

L’assessore alla “Cultura ”, Vincenzo Viti, ha sottolineato che “occorre operare, per quanto concerne la fruizione della cultura, su tracce consistenti, su sistemi organizzati, senza lasciare nulla al caso, bensì utilizzando una serie complessa di interventi, facendo ricorso alla ‘carta della qualità dei sistemi culturali’. L’assessore ha proposto alcuni emendamenti alle proposte di legge già presentate, cogliendone il senso ed i contenuti, ed è sulle caratteristiche innovative delle leggi sulla cultura che si svilupperà il dibattito in Commissione. Le due proposte di legge “Norme in materia di beni culturali della Regione Basilicata” e “Norme organiche in materia della spettacolo e norme di disciplina delle attività culturali”, a giudizio di Viti “produrranno una trasformazione fondamentale del settore culturale della Basilicata. Si creano i presupposti per un settore della cultura dinamico, vitale, che è tale se e solo si garantisce, in modo continuativo e permanente, la gestione delle attività culturali, condizione fondamentale per mettere in equilibrio esigenze di tutela, di conservazione e di valorizzazione in tutti i settori della cultura".

"I principi che hanno governato l’elaborazione delle due proposte di legge regionale sulla cultura – ha detto Viti – sono riferibili ad una politica per l’incremento della fruizione culturale. Fondamentale, poi, l’integrazione gestionale e territoriale delle attività culturali, così come la promozione di un settore culturale di qualità. Il tutto, nell’ottica di una programmazione unitaria e concertata, con particolare attenzione per i giovani”. Le due proposte legislative saranno distribuite ai componenti la Commissione per il necessario approfondimento e per la comparazione con quanto stabilito con gli altri provvedimenti già all’attenzione dell’organismo consiliare.

Il responsabile del dipartimento “Salute”, Attilio Martorano, è stato audito in merito alla delibera di Giunta regionale che concerne la “Costituzione e nomina del Comitato etico regionale”. Martorano ha riferito che “in sede di prima seduta del Comitato sarà approvato il regolamento in coerenza con i tempi della sperimentazione, pur considerando la eterogeneità e complessità dei componenti”. Ed è stata proprio sulla composizione e sui profili dei componenti il Comitato etico che i consiglieri hanno manifestato perplessità, ritenendo preferibile costituire un gruppo di lavoro meno pletorico per facilitare la praticità degli interventi, ottimizzando i tempi e mantenendo, pertanto, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa nazionale, un nucleo operativo di base per poi operare con l’ausilio di gruppi di competenza. L’assessore al termine della discussione ha espresso la piena disponibilità a recepire le istanze dei commissari ponendo in evidenza la “volontà di non adottare delle scelte in dissonanza con quanto manifestato in sede di Commissione. Disponibilità, quindi, a ripensare la delibera, cercando di cogliere i suggerimenti dei consiglieri”. Per quanto riguarda la proposta di legge di iniziativa del consigliere Navazio sulle “Disposizioni per prevenire e contrastare il fenomeno della scomparsa dei minori nonché per il sostegno alle famiglie”, l’Assessore si è riservato, chiedendo il rinvio del punto all’ordine del giorno, di affrontare la questione in modo più esaustivo per esprimere un parere scritto da far pervenire in tempi brevi in Commissione.

Il consigliere Venezia, anche dinanzi alle perplessità da più parti fatte balenare circa il parere dell’Assessore, ha deciso, nel corso dei lavori, di ritirare dalla Commissione la sua proposta di legge, sottoscritta anche da molti altri consiglieri, circa le “Azioni a sostegno degli orfani da uxoricidio” e di presentarla direttamente in Aula. Il consigliere Straziuso, dal canto suo, ha chiesto di ascoltare l’Assessore per maggiori chiarimenti.

In apertura di seduta ascoltati i responsabili del Gruppo di Volontariato “Solidarietà” sulla proposta di legge, che vede quale primo firmatario il consigliere Rosa, riguardante l’ “Istituzione del servizio regionale per garantire il sostegno per le adozioni e gli affidamenti familiari”. Il presidente dell’ Associazione, Don Franco Corbo, il coordinatore per le adozioni internazionali, Luciano Lebotti, il consulente giurico, Mirella Schiavone e la rappresentante del “gruppo genitori”, Patrizia Bianco, hanno spiegato le finalità, l’operato e le modalità dei progetti di cooperazione, sottolineando la necessità della “condivisione” e della giusta professionalità in un settore estremamente delicato, quale quello delle adozioni e del sostegno a distanza. I commissari hanno deciso di acquisire proposte e consigli utili, nonché eventuali emendamenti alla pdl da parte del Gruppo “Solidarietà”, in virtù della “preziosa esperienza acquisita in tanti anni di lavoro sul campo”.

Presenti alla riunione della Quarta commissione, oltre al presidente Vita (Psi), i consiglieri Falotico (Plb), Navazio (Ial), Mollica (Mpa), Scaglione (Pu), Gaudiano (Gruppo misto), Venezia (Pdl), Singetta (Api), Romaniello (Sel), Straziuso (Pd), Mazzeo (Idv).

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