Digilio (Fli), basta provocazioni contro i meridionali

Un invito ai senatori della Lega Nord ad una visita “in quelle che erano le aree industriali della ex LN 219/81 che ha fatto seguito al terremoto del 1980 per vedere che tutte le aziende che hanno chiuso hanno utilizzato il metodo del «prendi e scappa» non sono altro che aziende del Nord” è stato rivolto dal sen. Egidio Digilio (Fli) intervenuto oggi al Senato sulla discussione del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo.
Digilio ha replicato a senatori della Lega Nord, i quali – riferisce – hanno affermato testualmente: «Noi apparteniamo ad un Nord molto efficiente, più della Germania probabilmente, vanificato da un Sud quasi da terzo mondo». “Inoltre – continua Digilio – il sen. Cesare Monti sempre della Lega Nord ha raccontato che sulle mura delle città del Nord è comparsa la scritta "prendi un bastone e batti un terrone". Credo che sia stato superato ogni limite attraverso un linguaggio persino all’interno del Parlamento che colpisce profondamente la dignità dei meridionali. Sottolineo che io appartengo ad una terra che, pur avendo contribuito all'alta velocità, non ha un treno ad alta velocità; pur avendo partecipato a salvare le autostrade, non ha un'autostrada; pur avendo appoggiato il cosiddetto decreto salva Italia, non ha un aeroporto. In più ha una piattaforma petrolifera che forse è la più grande sulla terra d'Europa e partecipa al 10 per cento di royalties. E’ ora di finirla con le provocazioni. Come diceva Totò quando si recò nella città di Milano: questa è la piazza, da qui dovete passare”.
bas 02

    Condividi l'articolo su:

    Web TV

    Ultimi pubblicati

    Correlati