“In questo piano di sviluppo la Basilicata potrebbe giocare un ruolo determinante perché inserita nel distretto idrografico dell’Appennino Meridionale che dovrebbe valorizzare al massimo le risorse idriche”
“In un recente studio dello Svimez, presentato durante un convegno tenutosi a Roma lo scorso 18 gennaio, è stato tracciato un piano per lo sviluppo del mezzogiorno. L’Istituto di ricerca ha diviso il meridione in sette “filiere territoriali”, ognuna rispondente alle vocazioni della propria area, con lo scopo di creare una serie di attività in grado di interfacciarsi ed essere motivo di rilancio dell’intero mezzogiorno”. Lo dichiara il consigliere regionale del Pdl Michele Napoli, il quale fa notare che “in questo piano di sviluppo la Basilicata potrebbe giocare un ruolo determinante perché inserita nel distretto idrografico dell’Appennino Meridionale che dovrebbe valorizzare al massimo le risorse idriche”.
“L’acqua – precisa il consigliere – viene considerata dallo Svimez come una vera e propria miniera d’oro. Quell’oro che per anni il nostro governo regionale ha svenduto e regalato alle regioni limitrofe. Ora, sulla scorta degli errori del passato e sulle indicazioni del presente, bisognerebbe redigere un programma di misure che miri a qualificare e ad armonizzare in un ampio contesto territoriale, quale quello del meridione, la grande risorsa idrica della quale disponiamo.
Ora tocca al governo regionale cogliere questa straordinaria nuova opportunità ovvero quella di utilizzare nel migliore dei modi l'acqua, che la natura generosamente ci ha concesso”.
“La potenzialità delle risorse presenti sul territorio lucano – continua Napoli – possono quindi, realmente, rappresentare una chance per promuovere sviluppo e lavoro. A patto che si decida di puntare su di esse, che si abbia l’umiltà di accettare i consigli di chi per professione studia strategia di crescita e sviluppo dei territori. Ci si svegli allora dal torpore e prenda atto il governo regionale della necessità di accantonare la vecchia logica della polverizzazione delle risorse per concentrare ogni sforzo in direzione di progetti mirati come impone una visione moderna e accorta dell'agire pubblico. Dare impulso ai grandi progetti, promuovendo anche la forma del cofinanziamento, potrebbe essere un viatico senz'altro utile per dare nuovo slancio all’imprenditoria locale che oggi ristagna in una situazione di crisi”.
“Il dubbio – conclude l’esponente del Pdl – tuttavia, è sempre il medesimo. La classe dirigente al governo della Regione saprà anteporre l'interesse del popolo lucano a quello meno nobile degli interessi di parte, dando finalmente prova di aver maturato che l'esercizio del governo della cosa pubblica è ben altra cosa rispetto al mero esercizio del potere?”