Tribunale Melfi, Pagliuca: De Filippo convochi un “tavolo”

Per il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale “perdere il Tribunale di Melfi oggi significa mettere le basi per future “razionalizzazioni” e scippi di funzioni, apparati dello Stato Centrale, competenze ed altro”

“Non ho ricevuto alcuna risposta dal Presidente Vito De Filippo riguardo al mio appello del 10 marzo di convocare un tavolo tecnico per discutere sul futuro del Palazzo di Giustizia di Melfi; credo sia giusto sottolineare che corre il pericolo di essere “cancellato” per via di una razionalizzazione burocratica che valuta solo gli aspetti amministrativi, di presunti costi senza tener conto di funzioni essenziali per una vasta comunità e della situazione sociale, economica e geografica. Oltre al sottoscritto, appelli simili sono giunti anche dagli avvocati del Foro di Melfi”. E’ quanto afferma il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Nicola Pagliuca.

“Comprendo che il Presidente De Filippo sia stato impegnato nella lunga trattativa delle nomine regionali dei sub enti – che non corrono il pericolo di essere eliminati – aggiunge l’esponente politico -, e capisco che si è dovuto affrontare anche la spinosa “Questione San Carlo” che opportunamente il Pdl ha sollevato nell’ultima seduta del Consiglio regionale! C’è una sottile linea rossa tra il licenziamento di Des Dorides ed il Tribunale di Melfi, da ricercare nella concezione di chi dall’esterno valuta le dinamiche e le situazioni della nostra Basilicata. Il manager Des Dorides era tra quelli che doveva razionalizzare ed innovare il San Carlo di Potenza, ma nei pochi mesi di permanenza alla guida e nei pochi giorni che frequentava Potenza oltre a non aver attuato alcun cambiamento in positivo ha rilasciato delle dichiarazioni da economista dell’ultima ora quando ha affermato che in Basilicata non si può fare eccellenza perché mancano i numeri, è troppo piccola e manca la ‘massa critica’. Una concezione arcaica e da burocrate che è stata combattuta per cui nessuno rimpiangerà la partenza del prof. Des Dorides; ma è una corrente di pensiero che la nostra Basilicata corre il pericolo di subire se non viene posto argine: perdere uffici, funzioni, competenze a vantaggio delle regioni limitrofe. Il Tribunale di Melfi va difeso, sostenuto e non chiuso, non per gretto campanile ma perché lo smantellamento è il contrario della valorizzazione delle Regioni. Dunque, rinnovo con maggior forza e vigore l’invito al Governatore De Filippo a non indugiare e non far passare altro tempo nel convocare un tavolo tecnico tra Regione Basilicata, associazioni di categoria ed altri enti coinvolti per competenze territoriali alla salvaguardia del Tribunale della città normanna. Perdere il Tribunale di Melfi oggi significa mettere le basi per future “razionalizzazioni” e scippi di funzioni, apparati dello Stato Centrale, competenze ed altro”.

“Vogliamo mettere le basi per un vero Federalismo ed un concreto Regionalismo che attui le leggi ed i principi costituzionali? Allora con forza e determinazione – conclude Pagliuca – si porti avanti il messaggio che anche le Riforme vanno condivise con le Regioni e che invece di criteri meramente ragionieristici e di bilancio bisogna usarne altri. Il territorio del Vulture Melfese è cuscinetto di rapporti economici tra Basilicata, Campania e Puglia, sede di importanti attività economiche tra le quali la Sata che già in passato, purtroppo, è stato martoriato dalla criminalità organizzata!”.

    Condividi l'articolo su: