Due le direttrici per il futuro: ultimare repentinamente il percorso intrapreso e investire in progetti di sistema che sappiano valorizzare i fattori chiave del territorio
Una nuova stagione di investimenti mirati alle aree maggiormente critiche e legati a “macro-fattori” di impatto per lo sviluppo collettivo e sistematico della competitività territoriale e della qualità della vita: sarà questa la maggiore direttrice delle nuove linee d’azione del Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra.
Si afferma l’idea della città comprensorio che miri all’attivazione dei cosiddetti “progetti di sistema”, principalmente orientati a quei fattori chiave che rappresentano, al momento, le aree di investimento maggiormente pertinenti per un incremento significativo della qualità collettiva e competitiva del territorio del programma.
La ricostruzione del quadro di attivazione ed attuazione del Programma Operativo Val d’Agri, con il supporto delle attività di monitoraggio, valutazione ed analisi poste in essere dalla Regione Basilicata, ha evidenziato come il POV abbia agito in modo propulsivo e a tratti proattivo rispetto agli obiettivi prefissi.
Nonostante le debolezze reputazionali spesso connesse a generalizzazioni rivenienti da fonti interne agli stessi sistemi di governance del Programma, l’analisi controfattuale del rapporto preliminare di monitoraggio 2008 del POV ha evidenziato che in un periodo di particolare crisi economica, l’azione del Programma Operativo Val d’Agri ha impedito una vera e propria emorragia all’interno del sistema produttivo del comprensorio.
Allo stesso tempo, però, ad oggi il percorso delineato evidenzia come siano emersi nel corso degli anni degli elementi di debolezza che rappresentano per questo motivo le principali aree di investimento per le policy da attivare nell’immediato futuro. Una fra queste la carenza di visione sistemica e di generalizzazione interpretativa all’interno dei processi di governance territoriale.
In altre parole il Programma, proprio in quanto strumento complesso, ha messo in campo interventi altamente pertinenti per l’incremento della qualità della vita e dello sviluppo collettivo e strategico del territorio, ma allo stesso tempo il suo spirito sistemico è stato minato da una visione “familistica” che ancora permea la cultura del territorio e dei gruppi di azione economica ed istituzionale del territorio.
Ciò significa sostanzialmente che il POV ha la necessità di agire contemporaneamente secondo due direttrici principali. La prima consiste nel portare a termine nel più breve tempo possibile la sua missione attuativa delle strategie disegnate sia nella prima fase programmatica che nella fase di attribuzione delle risorse premiali ai Comuni del comprensorio e legate ai “micro-fattori” di pertinenza di uno sviluppo durevole e sistematico.
La seconda l’investimento sui fattori chiave alla base dei timori e delle aspettative delle popolazioni locali: ambiente e salute, agricoltura di qualità, inclusione sociale, governo del territorio, turismo. Sarà questa la nuova sfida del Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra e dei 35 comuni che ne fanno parte per i prossimi anni e per il futuro delle popolazioni che vivono il territorio.
BAS 05