Il capogruppo dell’Idv: se le indiscrezioni sul decreto del Governo fossero confermate ci troveremmo di fronte ad una situazione gravissima che metterebbe fuori gioco la Regione e consentirebbe interventi selvaggi delle compagnie petrolifere
“Se le indiscrezioni relative alla bozza di decreto del Governo Monti in tema di liberalizzazioni e nello specifico in tema di ricerca ed estrazione di idrocarburi, pubblicate oggi da due quotidiani (regionale e nazionale), dovessero trovare conferma ci troveremmo di fronte ad una situazione gravissima che metterebbe fuori gioco la Regione Basilicata e consentirebbe interventi selvaggi delle compagnie petrolifere”. E’ il commento del presidente del gruppo Idv alla Regione Nicola Benedetto per il quale “in attesa di avere notizie ufficiali e quindi poter leggere il decreto Monti nella sua interezza, rivolgiamo come Idv, un appello al presidente De Filippo, ai partiti presenti in Consiglio regionale e a tutti i parlamentari lucani a tenere gli occhi aperti e vigili”.
Benedetto evidenzia che “secondo le notizie di stampa gli articoli 20, 21 e 22 del decreto prevederebbero di aumentare gli investimenti in infrastrutture estrattive; di abbassare drasticamente i limiti per la trivellazione in mare; di liberalizzare la ricerca di nuovi giacimenti, con conseguenze dirette sulla Basilicata. Avevamo già fiutato con il precedente Governo Berlusconi – dice l’esponente di Idv – manovre indirizzate a favorire le compagnie petrolifere che aderiscono ad Assomineraria nella ricerca di petrolio e gas in Basilicata. E’ il caso di ricordare le dichiarazioni pubbliche dell’allora ministro allo Sviluppo Economico Romani e dei manager di Assomineraria per incrementare già a partire dal 2012 e senza rivedere le intese con la Regione la produzione di idrocarburi. Se dunque anche il Governo Monti dovesse seguire questa strada – afferma Benedetto – ci dovremmo preparare alle barricate e ad una ‘seconda Scanzano’ sia per difendere il territorio da aggressioni selvagge che l’autonomia regionale e quindi la titolarità di scelte per le nostre comunità”.