La prima mozione riguarda il Decreto liberalizzazioni del Governo Monti, la seconda è relativa alla estrazione di idrocarburi
“Nell’ambito del Consiglio regionale convocato per martedì 14 febbraio saranno presentate – riferisce Rosa – due mozioni, a firma di tutti gli esponenti del gruppo del Popolo della Libertà, relative alle estrazione di idrocarburi in Basilicata. In relazione allo loro specificità sarà richiesta la discussione immeditata ed è auspicabile un’adesione dei colleghi consiglieri alla nostra iniziativa”.
“La prima mozione – spiega Rosa – è relativa al ruolo (da protagonista si spera) della Regione in relazione alle previsioni legislative contenute nell’articolo 16 del Decreto liberalizzazioni del Governo Monti (ristorno alla Basilicata di parte delle maggiori entrate erariali legate ad un incremento delle estrazioni). In merito, se pur riteniamo che quanto previsto rientra nello spirito del Memorandum, ci preoccupa un’espressione riportata nella relazione di accompagnamento: “ (…) tale sviluppo (estrazione) risulta rallentato o impedito dalle difficoltà derivanti dall’insediamento degli impianti di estrazione di idrocarburi, spesso in competizione con altre attività di sfruttamento del territorio, generalmente di minore valore economico ma fortemente radicate e che generano occupazione (…)”, che in sintesi, condanna, ad esempio il mondo agricolo, ad una evidente soccombenza. Su questo chiediamo, con l’approvazione della mozione, un forte protagonismo del presidente De Filippo, con cui sarà per legge obbligatorio stringere un’intesa per l’emanazione dei decreti attuativi, teso a valorizzare il mondo agricolo, turistico e ambientale, avendo bene a mente che parliamo anche di zone rientranti e/o confinanti in un Parco nazionale”.
“Con la seconda mozione – precisa Rosa – chiediamo alla Giunta di porre in essere tutti gli opportuni provvedimenti finalizzati al controllo delle quantità di idrocarburi estratti. La legge nazionale (D.Lgs. 25 novembre 1996, n. 625 art. 19 c. 4) infatti, demanda agli organi della Stato il controllo (U.N.M.I.G.) delle dichiarazioni sulle quantità estratte che rimangono in capo al concessionario. Detta richiesta nasce dalla consapevolezza che le royalties si calcolano sulla quantità estratta e che lo Stato è scarsamente, per mezzi e uomini, organizzato per l’effettuazione dei controlli. La Regione Basilicata è parte attiva, è un vitale e diretto interesse della Regione stessa che le quantità delle estrazioni siano controllate compiutamente, anche in considerazione che le Regioni autonome già provvedono direttamente ai controlli con proprie strutture e, certamente, non hanno giacimenti consistenti come quelli del sottosuolo lucano. Per questo è necessario creare immediatamente delle infrastrutture necessarie indipendenti ed una staff professionale ed autonoma che assolva direttamente a queste funzioni. Il petrolio è un argomento sempre più attuale, oggetto di forte discussione. Oggi – afferma Rosa – siamo arrivati a formare i ‘partiti di opinione’ tra chi è favorevole alle concessioni di estrazione e chi vorrebbe fermarle, tra chi reputa che le royalties sono poche e chi vorrebbe persino rinunciare, preferendo non estrarre petrolio ma investire su altre energie o modelli di sviluppo economico. Opinioni e, quanto tali, tutte da rispettare e tutte opinabili. Di certo – conclude Rosa – non possiamo rimanerne fuori ma, soprattutto, non dobbiamo rinunciare ai nostri diritti come lucani. Ben venga che la maggioranza comprenda che con le compagnie petrolifere e con lo Stato dobbiamo assumere un atteggiamento da leoni, ne vale il bene comune della nostra terra”.