Domani sera 18 febbraio Ulderico Pesce torna a Matera e ci torna insieme alla bella e brava Maria Letizia Gorga che presso il Teatro Comunale alle 21 saranno ancora una volta insieme per narrare la storia di Carlo Levi durante il suo confino lucano attraverso tre passioni.
La prima quella tra Levi e Paola Olivetti, la moglie dell’industriale delle macchine da scrivere, che nel 1935 scende in Lucania, a Grassano, per raggiungerlo.
Insieme vivono presso la locanda Prisco per venti giorni. Testimone di questo incontro “illegale”
di cui non si parla nel “Cristo si è fermato a Eboli”, i ritratti di Paola dipinta tra i calanchi ed alcune
fotografie. Questa tresca amorosa determinerà il trasferimento di Levi in un paese isolato tra i calanchi: Aliano.
Seconda passione è quella tra Levi e il barbiere “Frischetto”, custode per undici anni delle tele dipinte durante il periodo del Confino dal maestro torinese.
Ultima passione è quella tra Levi e Linuccia, figlia del poeta Umberto Saba, conosciuta a Firenze, a
casa di Annamaria Ichino, durante l’occupazione nazista del 1943, dove la giovane si rifugiava con
la famiglia e con altri ebrei antifascisti come Montale, Rossi-Doria, Luzi e lo stesso Levi.
A Firenze, scrivendo il “Cristo” scoppierà la passione tra lo scrittore torinese e Linuccia.
Anche in questo spettacolo Pesce, che ha firmato la regia, elabora un viscerale amore per la sua terra.
Sullo sfondo della scena le tele del confino riprodotte dal Maestro Franco Artese.
Bravissimo anche Stefano De Meo che esegue dal vivo musiche della tradizione contadina lucana degli anni trenta.
BAS 05