Sostenibilità ambientale, interviene l’assessore Mazzocco

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Presso la sede del Ceas Novaterra di Pignola riunione della rete di laboratori del programma strategico “Epos” 2011-2013 per la promozione della cultura ambientale

“La cultura della sostenibilità è basata su una prospettiva di sviluppo durevole che promuove nuovi comportamenti orientati alla consapevolezza, con l'obiettivo di favorire la costruzione di un senso di appartenenza, di identità e di responsabilità nei confronti del territorio e dell'ambiente.
Una cultura in cui le tutele di natura sociale, quali la lotta alla povertà, i diritti umani, la salute si integrano con le esigenze di conservazione delle risorse naturali e degli ecosistemi trovando sostegno reciproco”. E’ quanto ha dichiarato Vilma Mazzocco, assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata, in occasione del primo incontro del 2012 della Rete dei Centri di Educazione Ambientale che si è svolto in mattinata presso la sede del Ceas Novaterra di Pignola.
“L'educazione ambientale – ha detto Mazzocco – supera i confini di un’analisi puramente naturalistica e protezionistica e si evolve verso una dimensione di educazione alla sostenibilità, intesa in senso ampio, come istruzione, formazione, informazione e sensibilizzazione. Un’azione sinergica che richiede la necessità di attivare partenariati a tutti i livelli e chiama alla collaborazione tutti i soggetti interessati, istituzionali e non, sottolineando in particolare il ruolo delle rappresentanze della società civile, del settore privato, dei media e delle istituzioni deputate alla ricerca. I 27 centri di educazione ambientale e i 5 osservatori ambientali per la sostenibilità – continua Mazzocco – rappresentano un importante punto di riferimento, supportando, stimolando e facilitando il processo partecipativo ed educativo per favorire l'apprendimento dei temi che muovono lo sviluppo sostenibile. Un sapere che si costruisce insieme, che si sceglie insieme, è destinato a restare. Un sistema per l’educazione alla sostenibilità deve essere pensato, dunque, come un laboratorio di innovazione e sperimentazione di produzione culturale, di elaborazioni progettuali integrate e come un luogo per attività educative che favorisca il passaggio dalla conoscenza dei fenomeni alla valutazione dei problemi e alla definizione di strategie di intervento orientate ad uno sviluppo durevole. Attraverso l’azione dei centri di educazione ambientale è possibile anche creare nuova imprenditorialità e nuova occupazione, aiutando i nostri giovani a costruire un percorso formativo verso “occupazioni verdi” e a fare impresa intorno a idee innovative e sostenibili. Il Programma Epos si aggiunge agli strumenti di sostenibilità ambientale di cui si sta dotando il Dipartimento Ambiente per affrontare la duplice sfida di protezione delle risorse ambientali da una parte e di impulso alle potenzialità locali di sviluppo dall’altra. La programmazione regionale – aggiunge ancora Mazzocco – richiama costantemente il concetto di sostenibilità all’interno delle sue strategie e politiche di sviluppo, considerandolo un principio portante di ogni azione sul territorio e trasversale rispetto ad ogni settore di attività. La definizione di Epos rappresenta un valore aggiunto per tutto il territorio regionale: da un lato la scelta strategica di rafforzare e promuovere il tema dell’educazione alla sostenibilità in modo trasversale, dall’altro l’idea di dare nuova linfa alla Rete di Educazione alla Sostenibilità della Basilicata che consenta di amplificare le potenzialità del territorio. Con il programma non solo si intende dare attuazione al ‘Nuovo Quadro Programmatico Stato Regioni e Province autonome per l'educazione all'ambiente ed alla sostenibilità’, ma si vuole raggiungere l’obiettivo ben più ambizioso di fare della Basilicata un modello virtuoso di attuazione delle linee strategiche del ‘Decennio per l'educazione allo sviluppo sostenibile’ redatte dall’Unesco”.

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