Consal su riforma del mercato del lavoro

“La Confsal, la quarta confederazione sindacale italiana, valuta negativamente la riforma del mercato del lavoro per logica politica, complessità della struttura e scarsa chiarezza della disciplina, che potrebbe provocare un vasto contenzioso”. A dichiararlo in una nota il segretario regionale della Confsal Domenico Lamorte
“E’ alta la probabilità che – dice Lamorte – la riforma non centri i suoi obiettivi primari, come la facilitazione del processo occupazionale, la riduzione dei contratti a tempo, l’emersione del lavoro sommerso e il potenziamento della sicurezza sociale, con il rischio reale che una sua prevedibile artificiosa applicazione provochi la dilatazione del precariato e del lavoro illegale, nonché una minore efficacia degli ammortizzatori sociali. In particolare, la modifica apportata all’art. 18 dello Statuto dei lavoratori risulta confusa e poco incisiva. La riforma – conclude – è figlia del fallimento del tavolo di Palazzo Chigi fra governo e parti sociali e del successivo compromesso politico di non alto profilo".
Il segretario generale di Confsal, Marco Paolo Nigi, ha sostenuto che "la riforma è confusa, non incisiva e forse inutile. Peraltro, è stata approvata con una pesante riserva politica e con il conseguente impegno di modificarla sostanzialmente in tempi brevi. Questo basta per qualificare la riforma e il lavoro unilaterale del ministro che l’ha pensata.”

BAS 09

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