Confagricoltura dice no all’ipotesi del Consorzio di Bonifica Vulture-Alto Bradano di aumentare i canoni irriguo e di bonifica poiché “teme che le difficoltà a redigere il bilancio possano essere scaricate sulle tasche dei contribuenti, i quali stanno già subendo un forte disservizio a causa dei ridotti investimenti in progettazione e manutenzione”.
Lo sostiene il presidente di Confagricoltura, Sonnessa, che spiega i motivi che lo hanno indotto a dimettersi da vicepresidente del Consorzio: “Uno dei motivi che hanno indotto le mie dimissioni – evidenzia – è stato l’alto tasso in disservizi procurati alle aziende agricole, sia sotto l’aspetto degli impianti di irrigazione, alquanto obsoleti, che della pulizia dei canali di scolo e delle vasche di sedimentazione. Un altro motivo della mia volontaria fuoriuscita è stata la gestione degli appalti e l'esecuzione dei lavori – illustra il presidente di Confagricoltura – Sollecitai i miei colleghi a fare altrettanto in modo da dare un segnale forte alla Regione Basilicata nella direzione di una maggiore responsabilizzazione. Ora – conclude – non sono disposto a tollerare un aumento dei costi dei miei consorziati. Spero di poter contare su un monitoraggio costante del consorzio da parte degli organismi preposti e spero – conclude – che i pochi amministratori rimasti seguano il mio esempio in modo da dare la possibilità alla Regione Basilicata di ripristinare il territorio e i propri impianti”.
bas 08