“L’obiettivo è quello di misurare l’effettivo rendimento della spesa per l’istruzione correlandolo alla qualità di un sistema che deve essere reso sempre più corrispondente alle sfide della comunità lucana”
“La statistica dell’Istat sui consumi italiani offre uno spaccato di lettura di grandissimo interesse in ordine ai divari tuttora esistenti, alle sacche di ritardo e di arretratezza che occorre aggredire ed anche alle cifre che segnalano qualche positiva performance che è frutto di un efficace esercizio di responsabilità pubbliche. Una delle cifre sulla quale la mia attenzione, anche per responsabilità istituzionale, si è concentrata, è quella che misura la diversa propensione alla spesa per l’istruzione, dalla quale si evince che la quota che la Basilicata impegna nel sistema dell’istruzione, raggiungendo il 2 per cento, si colloca al primo posto nella graduatoria delle regioni italiane. Una delle obiezioni che sarebbe lecito a questo punto attendersi è se, al picco raggiunto dalla spesa in un settore nevralgico e strategico come questo, corrisponda un’adeguata qualità ed efficienza dei servizi. Si tratta di un’analisi che il Dipartimento sta conducendo in sede tecnica, realizzando tutti gli approfondimenti necessari al fine di pervenire, nella seconda metà dell’anno in corso, ad una proposta organica relativa al dimensionamento scolastico regionale che tenga conto: degli effetti che, in termini di tutela e valorizzazione dell’autonomia scolastica derivano dalla recente sentenza della Corte costituzionale; quindi da una ipotesi di riordino del sistema scolastico regionale che ripensi le relazioni tra istruzione, formazione e territori secondo un modello che esalti le vocazioni, le risorse e le attitudini delle comunità locali; fino ad approdare ad una proposta che il Governo regionale, d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale, con le parti sociali e rappresentative del mondo produttivo, nonché con le Amministrazioni provinciali e con gli enti locali, sottoporrà al Consiglio regionale sulla base di un progetto che si doti di una sua organicità e di una sua chiara finalizzazione. In tempi di spending review il primo degli obiettivi ormai non potrebbe che essere quello di misurare l’effettivo rendimento della spesa per l’istruzione correlandolo alla qualità di un sistema che deve essere reso sempre più corrispondente alle sfide della comunità lucana”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla Formazione della regione Basilicata, Vincenzo Viti commentando i dati diffusi dall’Istat secondo cui “la compartecipazione delle istituzioni locali alla spesa delle famiglie per quanto riguarda l’istruzione, varia da un massimo del 2 per cento in Basilicata ad un minimo dello 0,6 in Campania”.
bas 08