Per il capogruppo di Idv “un modo per evitare che il passaggio di commesse metta a rischio la stabilità dei posti di lavoro”
“L’annuncio del Presidente De Filippo della firma del Contratto di Sito della Val d’Agri, prevista per venerdì prossimo, rappresenta il traguardo di una lunga iniziativa politico-istituzionale che a dicembre 2011 aveva registrato in Consiglio regionale un primo importante impegno del precedente assessore alle Attività Produttive, Erminio Restaino, in risposta ad una mia interrogazione”. E’ il commento del capogruppo di Idv Antonio Autilio, ricordando che la recente mozione presentata in merito al programma di lavori della quinta linea del Centro Oli “a sostegno della richiesta dei sindacati ha sollecitato la definizione di un protocollo di intesa con l’Eni che serva ad introdurre una sorta di corsia preferenziale per garantire i disoccupati della Val d’Agri, oltre alla proposta del Contratto di Sito per l’area industriale di Viggiano in modo da evitare che il passaggio di commesse metta a rischio la stabilità dei posti di lavoro, tanto più che i Centri per l’impiego, in particolare quello comprensoriale di Villa d’Agri, nella quasi totalità dei casi di nuove assunzioni, sono stati “bypassati” per effetto dell’assunzione diretta da parte delle imprese appaltatrici”.
“Si tratta – aggiunge Autilio – di affermare due principi: l’impiego di manodopera locale nelle attività estrattive di petrolio e l’incremento delle imprese lucane. Il Contratto di Sito per l’area industriale di Viggiano, soprattutto dopo la firma tra Regione e Stato sul Memorandum d’Intesa per il petrolio – afferma ancora il capogruppo Idv – costituisce uno strumento, come peraltro riconosciuto più volte anche dalla Giunta regionale, per garantire gli attuali livelli occupazionali nel settore delle attività petrolifere, scongiurando licenziamenti ad opera di aziende che hanno portato a termine le commesse ottenute dall’Eni, per superare situazioni di precariato e contribuire ad ampliare l’offerta di lavoro diretto e indotto in Val d’Agri, come sollecitato da Cgil, Cisl, Uil, anche quale primo passo necessario ad avviare l’istituzione del Distretto energetico lucano”.
Secondo il capogruppo di Idv “ai Ddl annunciati da tempo dalla Giunta per favorire il Contratto di Rete promosso da Confindustria, l’introduzione del credito di imposta e del Fondo di rotazione a favore delle Pmi, è necessario aggiungere un ulteriore strumento quale il ‘bonus’ da destinare alle imprese che procedano ad assunzioni di manodopera attraverso i Centri per l’Impiego, tenuto conto che sinora le strutture pubbliche di collocamento sono state bypassate nella quasi totalità dei casi di nove assunzioni. Mi riferisco ad una specifica misura denominata ‘Credito di imposta per l’occupazione’ già prevista nel Patto di sistema per il lavoro e la crescita ‘Obiettivo Basilicata 2012’ con l’obiettivo di incentivare una riduzione del costo delle imprese per l’assunzione stabile di lavoratori, con precedenza per determinate categorie particolarmente a rischio di esclusione dal mercato del lavoro (giovani, donne, lavoratori in mobilità), contribuendo, con uno strumento di agevolazione fiscale, a ridurre l’ingente pressione fiscale che grave sulle imprese”.
“Bisogna, dunque, garantire ai giovani della Val d’Agri e in generale della regione – conclude Autilio – pari opportunità di lavoro. Inoltre, per le figure professionali già qualificate e che hanno svolto esperienze di lavoro presso imprese appaltatrici e di servizi su commesse Eni è indispensabile assicurare la continuità di lavoro anche nei casi di subentro di nuove aziende e società. Peraltro, non si capirebbe il motivo di rinunciare a queste professionalità da parte di chi subentra negli appalti Eni”.