Riduzione del fatturato, perdita di posti di lavoro, opere pubbliche ferme al palo e stallo del mercato immobiliare privato.
E’ l’allarme lanciato da segretario della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, a distanza di poco più di un mese dagli stati generali delle costruzioni.
“I principali indicatori di settore – commenta La Torre – ci dicono che l'edilizia, sia quella pubblica, sia quella privata, è pressoché ferma. L'occupazione si è ridotta del 25 per cento rispetto al periodo pre-crisi, che in termini assoluti vuol dire almeno 5 mila posti di lavoro andati in fumo, l'equivalente della Fiat di Melfi. Il crollo del valore aggiunto delle costruzioni, che nel 2010 ha toccato la percentuale record del -8,4 per cento, ha trascinato in basso l'intera economica regionale a conferma di una forte interdipendenza settoriale. Eppure, il rilancio delle infrastrutture è al momento solo un miraggio e nonostante i reiterati richiami dei sindacati e delle stesse organizzazioni imprenditoriali – continua il segretario della Filca – l'osservatorio regionale sulle opere pubbliche resta un fantasma”. Per il segretario lucano della Filca Cisl “come sottolineato nel documento unitario delle parti sociali presentato nel corso degli stati generali delle costruzioni, occorre un forte impegno istituzionale e una concertazione non rituale al fine di condividere misure coraggiose, straordinarie e urgenti per il rilancio di un settore che, nonostante la pesantezza della crisi e l'erosione della base produttiva e occupazionale, resta uno dei motori principali dell'economia regionale. Anche gli imprenditori sono chiamati a fare la propria parte, a cominciare dall'apertura del negoziato sul rinnovo del contratto integrativo provinciale, scaduto da un anno e mezzo. La sfida che ci attende – conclude La Torre – è trovare le giuste sinergie per dare un nuovo volto e una nuova missione al settore delle costruzioni, avviando il processo di modernizzazione e riconversione del comparto in direzione della nuova frontiera della bio-edilizia e dello sviluppo eco-sostenibile”.
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