Vaccaro (Uil): Mezzogiorno sia priorità nell’agenda del Governo

“Non credo che il ritorno a Bari di un Premier per l’inaugurazione della Fiera del Levante sia servito a riscrivere la parola Mezzogiorno nell’agenda del Governo e in quella della politica nazionale. Sarebbe stato troppo bello se la rimaterializzazione del Capo di Stato in una capitale del Sud avesse risolto con una bacchetta magica ogni problema di continua sottovalutazione”. E’ il commento del segretario regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro per il quale “le parole di Monti sono in parte deludenti perché al di là dell’analisi dei mali storici del Sud e di enunciazioni di principio non ci sono indicazioni a breve e medio termine. Francamente non capiamo il pervicace ottimismo del premier. Da mesi evidenziamo i pericoli di un autunno non caldo, ma buio: la situazione economica e occupazionale soprattutto nelle regioni meridionali, come confermano tutti gli indicatori statistici, è gravemente al di sotto dei minimi storici".
"L'esecutivo ha varato un'azione di stabilizzazione finanziaria accettabile che, tuttavia, non tiene in alcun conto gli effetti perduranti della recessione economica – aggiunge Vaccaro – ricordando che "il tessuto industriale perde forza, la disoccupazione supera anche la media europea, le liberalizzazioni non hanno prodotto gli effetti annunciati dal Governo e le opere pubbliche sono bloccate". "Il primo banco di prova per Monti, che ha voluto sottolineare che il Sud è anche industria, aggiungendo che “industria capace di creare occupazione e, per questa via, unire crescita e inclusione sociale” e “quel che occorre potenziare è la proiezione internazionale dell'economia meridionale'' – afferma il segretario UIL – è la Fiat, vale a dire come intende incalzare Marchionne sulla partita degli stabilimenti Fiat del Sud tra i quali la Sata di Melfi. Non penso che basti il Ministro Fornero, perché al tavolo di incontro ci dovrà essere la presenza del Premier se si vuole realmente stanare la Fiat a mantenere gli investimenti di Fabbrica Italia e a mettere fine alla fuga all’estero. Ovviamente Monti e con lui il Ministro Passera sono attesi dal mantenimento degli impegni assunti sulle contropartite al petrolio lucano che si intende estrarre in quantità maggiore all’attuale e al pieno rispetto della volontà della Regione e dell’intera comunità di stoppare le ricerche perché ci siamo dati un modello di sviluppo che va oltre il petrolio. Quanto all’annuncio del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, sempre da Bari che nei prossimi 40 giorni il Governo riprogrammerà altri tre miliardi di euro in tutto il Mezzogiorno, anche in questo caso – dice Vaccaro – aspettiamo una proposta che sia sottoposta oltre che a noi e alle associazioni dell’impresa, a Regioni ed autonomie locali. Barca deve anche dare segnali sull’allentamento del Patto di stabilità che al Sud è la causa principale di troppi cantieri bloccati di opere pubbliche e motivo di crescente preoccupazione per il mantenimento di posti di lavoro precari nei servizi degli enti locali e per la continuità nelle prestazioni socio-assistenziali specie ad anziani e disabili. Su un punto il Ministro alla Coesione territoriale ha ragione: le Regioni non hanno più alibi per non accelerare la spesa dei fondi comunitari”.

bas 07

    Condividi l'articolo su: