Tagli, stato di agitazione per i lavoratori Inps di Potenza

“I lavoratori delle sedi Inps della Provincia di Potenza, riunitisi in assemblea, decretano lo stato di agitazione e dichiarano a gran voce la loro forte opposizione ai tagli lineari che il Governo si appresta ad eseguire per recuperar soldi senza una corretta valutazione degli stessi”.
Lo rende noto la Rsu Inps della provincia di Potenza spiegando che “Con l'entrata in vigore del D.D.L. Stabilità anno 2013, al vaglio del Parlamento a partire dal 12 novembre, si consumerà l'ennesimo attacco ai dipendenti dell'Ente con il saccheggio delle retribuzioni degli stessi e si assisterà alla riduzione del personale in presenza di fantomatici esuberi di organico con la chiusura inevitabile di alcune sedi. Tutto questo – sostiene la Rsu – produrrà un rallentamento dei servizi che attualmente l'Inps eroga in maniera efficace ed in tempo reale ai cittadini con conseguenze disastrose per il sostentamento economico mensile di chi usufruisce di ammortizzatori sociali e di chi è titolare di pensioni. In realtà, per recuperare denaro, piuttosto che tagliare sul personale, si potrebbero eliminare le spese per consulenze esterne e per le esternalizzazioni di attività e servizi (come i centinaia di milioni di euro che si pagano alla società KPMG che cura l'implementazione delle procedure informatiche sempre piu' lente e malfunzionanti) o eliminare le costose ed inutili spese pubblicitarie”.
“Pertanto – conclude la nota – insieme ai colleghi di tutte le sedi Inps nazionali, i lavoratori dell'Inps della provincia di Potenza confermano la mobilitazione ed il blocco di tutte le trattative con l'Amministrazione per confluire in una grande manifestazione unitaria nazionale a difesa dei propri diritti”.

bas 08

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