"La firma del contratto di sito della Val D’Agri – dichiara in una nota Pietro Simonetti, presidente del Centro studi e ricerche economico sociali – rappresenta certamente un passo avanti nella complessa situazione di crisi occupazionale Lucana.Ha fatto bene il Presidente Giunta Regionale a stringere i tempi valorizzando cosi il lavoro dei tecnici che hanno predisposto la bozza e delle parti sociali firmatari dell’accordo.Il superamento delle resistenze di organizzazioni imprenditoriali dimostra che quanto c’e’ la volonta’ politica e una visione generale dell’interesse pubblico gli obbiettivi possono essere centrati. La firma dell’intesa, presso l’incubatore di basilicata sviluppo,che al momento non ha incubato nulla,portera ‘ anche all’inizio di almeno tre iniziative di piccoli imprenditori.Per l’area della Val D’Agri ed in generale per la regione resta aperta la questione del riparto delle assunzioni. La vicenda puo’ essere risolta agevolmente dalla Commissione Tripartita con una delibera, come quella approvata a suo tempo per Sata e indotto con il riparto percentuale della quota da riservare ai lavoratori lucani. Nel caso di Melfi era dell’80% ai residenti in Basilicata.Ecco i passi indietro.Il Disegno di Legge per la lotta al lavoro nero e’ tornato in commissione.Si allungano cosi i tempi di approvazione.Non c’e’ traccia del piano annuale e triennale per l’occupazione annunciato per ottobre.Nessuna concretizzazione dell’impegno a predisporre un piano di riutilizzo dei siti industriali dismessi e dei lavoratori in mobilita in deroga.Nel contempo le risorse finanziare sono in esaurimento e le strutture vengono depredate oppure rese fantasma".
BAS 05