Gestione rifiuti, Mollica (Mpa) presenta interrogazione

Il consigliere regionale riferendosi alla vicenda del Comune di Lavello, obbligato a conferire i rifiuti presso la discarica di Venosa, ha chiesto di conoscere quali azioni intenda perseguire il Governo regionale per evitare situazioni simili

“La vicenda rifiuti che interessa il Comune di Lavello, tanto da far insorgere il Sindaco a mezzo stampa, è l’ennesima prova della scarsa attenzione riservata dalla Provincia e dalla Regione alla gestione dei rifiuti che, finora, è stata di esclusivo assolvimento delle emergenze e criticità sollevate dai territori senza lasciar intravedere un quadro chiaro di cosa necessita alla comunità regionale e, soprattutto, chi debba attuarlo e gestirlo”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Mpa, Francesco Mollica che a tal proposito ha presentato una specifica interrogazione.

“Non è pensabile – continua Mollica – né tantomeno opportuno, obbligare un Comune a conferire anziché all’inceneritore ‘Fenice’, come fino a poco tempo fa, ma presso una discarica, quella di Venosa, che comporta un prezzo a tonnellata notevolmente superiore rispetto al precedente, con un immaginabile aggravio di costi per le casse comunali e di riflesso sui cittadini. Registriamo da anni una Provincia in affanno in materia ed una Regione che non aiuta il processo, pur dovendolo fare, nell’aggiornamento di un ‘Piano dei rifiuti’ che preveda scelte impiantistiche innovative e risolutive garantendo l’interruzione di una gestione altamente ‘disattenta’ e non più rispondente alla L.R. n.6/2001.

“La necessità di adottare ‘nuove prassi’ che rendono il ricorso all’incenerimento marginale oltre alla maggiore spinta sulla raccolta differenziata per raggiungere l’obiettivo del 65% entro il 2012 (D. Lgs n. 152/2000) non è più rinviabile – prosegue ancora il consigliere – ed è stata già proposta dall’intergruppo di consultazione, di cui faccio parte, nel documento consegnato al Governo regionale, come necessità accanto alle modifiche al su citato piano. E’ tempo di ripiegarsi su una programmazione seria del ciclo dei rifiuti che gestisca il problema in maniera efficiente non tralasciando l’importanza dell’implementazione di proficue politiche ai fini della tutela ambientale da inserire in un ‘Piano’ che è tutto proteso verso l’incenerimento, portando con sé tutti i problemi che negli ultimi tempi hanno dimostrato la loro debolezza e pericolosità. Per questo motivo – conclude Mollica- ho chiesto al Presidente della Giunta regionale ed all’assessore all’Ambiente di conoscere quali azioni intendono perseguire per evitare che situazioni ‘limite’ come quella del Comune di Lavello costituiscano un precedente per l’intero territorio regionale”.

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