Inac-Cia su tempi roconoscimento invalidità civile

L’informatica avrebbe dovuto snellire la burocrazia, invece oggi per i cittadini lucani che chiedono l’accertamento delle loro inabilità ottenere la certificazione e il conseguente accesso agli aiuti economici o un permesso dal lavoro di poche ore al mese per l’assistenza a un familiare (legge 104/92) è diventato un vero e proprio miraggio. I tempi d’attesa, quando va bene, si aggirano infatti intorno ai 2 anni. Ma ci sono anche malati che muoiono prima della definizione della loro domanda.
E’ quanto denuncia il direttore regionale del Patronato INAC-CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Vito Pace aggiungendo che se è giusta la battaglia per la scoperta dei falsi invalidi si rischia però di frenare anche l’iter di quelli veri penalizzando categorie sociali deboli. Le disposizioni dell’Inps per un generalizzato controllo superiore, che costringe gli invalidi a sottoporsi a una “via crucis” di visite e contro visite presso le Commissioni mediche – senza neppure rispettare il diritto di priorità dell’accertamento per quella fascia di popolazione colpita da gravissime patologie e per i malati oncologici – unita agli errori e ai ritardi telematici, sta creando disagi insostenibili ad almeno 3mila over 65 lucani. Per questo, oggi l’Inac torna a chiedere con forza tempi brevi e certi di definizione e soprattutto accertamenti sanitari equi che tengano conto dell’obiettivo status dell’invalido e non perseguano come unico obiettivo il risparmio della spesa pubblica.
E’ questo il tema centrale dell’iniziativa denominata “Lavoriamo insieme per un domani di certezze e diritti”, in occasione del mese di maggio dedicato da INAC-CIA al sociale, che guarda soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, che sono poi quelle più in difficoltà di fronte al binomio burocrazia-informatica. Secondo il Patronato della Cia, infatti, oggi soltanto il 3 per cento degli “over 65” ha una buona dimestichezza nell’uso di internet. E nonostante ciò l’Inps si ostina ad inviare il cedolino di pensione solo via internet.

    Condividi l'articolo su: