Da Anisap le proposte per la Sanità lucana

“L’interlocuzione con la Giunta Regionale, attraverso l’assessore Martorano, è buona, diremmo ottima, sul piano della condivisione di alcuni percorsi da compiere necessariamente in un’ottica di integrazione funzionale pubblico-privato che pone al centro la figura del cittadino utente e la sua necessità di prestazioni sanitarie. Ora, siamo giunti alla fase di verifica delle dichiarate condivisioni”. E’ quanto sostiene – in un comunicato – la Presidenza regionale dell’Anisap Basilicata sottolineando che “questa sarà la fase più importante che noi porremo alla base del giudizio complessivo sulla qualità del rapporto tra il Governo Regionale e la Sanità privata accreditata con una particolare attenzione al ruolo svolto dall’Assessore Martorano”.
L’Anisap Basilicata per la ripresa del confronto istituzionale con la Regione e in sintonia con tutte le associazioni della sanità privata che – si sottolinea nella nota – hanno saputo ritrovare una sinergia unitaria d’azione, ha definito l’”Agenda della sanità privata lucana”:
• Portare a compimento la manovra contrattuale con la ASP con la sottoscrizione dei contratti tra l’Azienda Sanitaria medesima e le singole struttura (CEA – Centri Esterni Accreditati).
• Riprendere i lavori del tavolo tecnico regionale:
a) per la revisione del Nomenclatore delle prestazioni specialistiche ambulatoriali;
b) per la definizione dei criteri di erogazione delle prestazioni e dei controlli di congruità;
c) per l’aggiornamento delle tariffe delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, per la maggior parte ferme al 1996;
d) per l’istituzione di protocolli terapeutici per la FKT;
e) per la definizione dei P.A.C. (Percorsi Assistenziali Complessi).
• Essere di supporto al lavoro del Legislatore Regionale, al fine della riscrittura/aggiornamento della L.R. n. 28/00 e s.m.i. (norme in materia di autorizzazione delle strutture sanitarie pubbliche e private) per riorganizzare in maniera più coerente ed organica “la materia delle TRE A: Autorizzazione, Accreditamento, Accordo”, sul presupposto che l’autorizzazione all’apertura ed all’esercizio deve essere svincolata dai fabbisogni, pena la negazione del diritto costituzionale di libertà di iniziativa economica e di esercizio della professione. Lo stesso criterio deve riguardare anche l’accreditamento istituzionale, inteso come iter che ciascun erogatore deve seguire e completare per poter diventare potenziale “fornitore” di prestazioni sanitarie “in convenzione”. La successiva fase dell’accordo contrattuale, invece, deve essere funzionalmente correlata alla programmazione regionale ed alla c.d. “Mappatura dei fabbisogni di prestazioni”, di cui alla recente normativa (DGR n. 1907/2007 e s.m.i.).
• Consolidare i traguardi raggiunti con la DGR 104/2010 in materia di equiparazione ed integrazione pubblico privato con riferimento alla validità delle certificazioni e dei referti emessi, all’inserimento dei CEA nel CUP regionale, alla possibilità di usufruire delle strutture private accreditate per l’abbattimento delle liste d’attesa mediante forme di intramoenia allargata e/o costituzione di una rete di servizi di prestazioni specialistiche ambulatoriale.
• Realizzare la rete regionale dei laboratori, alla cui progettazione l’ANISAP, in rappresentanza della sanità privata accreditata, ha contribuito, nel 2007, in collaborazione con il Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale e con esponenti dell’A.O. S. Carlo di Potenza, per la sanità pubblica, anticipando di molto la recente intesa in materia, raggiunta il 23 Marzo 2011 dalla conferenza Stato-Regioni.

BAS 05

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