“Stiamo correndo il rischio di produrre un corto circuito istituzionale tra Regione e Governo”: è il commento della Presidenza della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata alle ultime notizie negative che provengono da Roma in merito ai provvedimenti sollecitati al Governo per l’alluvione del Metapontino e che sono ancora rinviati con “motivazioni inspiegabili e pretestuose”.
“Siamo fortemente rammaricati per l’atteggiamento del Governo e sosteniamo l’iniziativa dell’assessore Gentile perché sono sempre più incomprensibili le azioni poste in essere dal Ministro Tremonti per non parlare dell’assenza totale del neo ministro all’agricoltura Romano. Non ci risulta che in nessun caso analogo all’emergenza metapontina – continua la Cia – siano state poste dal Governo le stesse condizioni di cosiddetta corresponsabilità finanziaria attraverso l’introduzione di nuove tasse o l’incremento di quelle esistenti per erogare fondi. Sicuramente non è accaduto in Veneto. Non vorremmo che a pagare i primi effetti di un federalismo distorto e strabico perché guarda solo ad aree del Nord siano gli agricoltori dell’area materana. Quanto ai provvedimenti resi noti dall’assessore Mazzocco nell’attuale situazione anche una goccia nel deserto è una buona cosa ma resta comunque una goccia nel deserto. Ribadiamo le proposte fatte sabato scorso a Scanzano Jonico con la sollecitazione ad insediare un tavolo tecnico”.
BAS 05