“Siamo convinti che Fiat non voglia e non possa spostare la produzione in altri paesi, però è necessario che il Lingotto ora metta tutte le carte sul tavolo e dica chiaramente cosa vuol fare, presentando il proprio piano industriale per tutti gli stabilimenti italiani, in maniera esaustiva e definitiva. Ora è il momento di lasciare da parte ogni forma di polemica e tornare a discutere seriamente del futuro del Gruppo”. E' quanto dichiara dichiara Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, in merito alle affermazioni dell’amministratore delegato, Sergio Marchionne.
Gli fa eco il segretario regionale dell'UGL Basilicata metalmeccanici, Giuseppe Giordano: "Abbiamo da sempre denunciato la preoccupazione per la fabbrica del Vulture/Melfese e le nostre perplessità sulle prospettive ,in vista delle dichiarazioni dell'ad Marchionne, sono state confermate. Adesso è fondamentaleazionare realmente tutti quei strumenti indifferibili per una crescita reale dell’industria SATA nel nostro territorio arricchendola con un programma di protezione industriale".
"L’Ugl Basilicata – aggiunge Giordano – conferma inderogabile enecessario collaborare unitariamente, affinché si metta in campo ogni utile iniziativa per assicurare ai tanti lavoratoril’occupazione e garantire condizioni economiche migliorative che oggi essendoci, se pur minime, servono per sopravvivere in questa Regione che non deve e non può essere da Fiat dimenticata".