“Mentre sono sempre più numerosi gli Enti Locali (in primo luogo i Comuni) che non hanno più risorse per pagare le opere appaltate con il rischio di fallimento per le imprese e quindi di nuove pesanti ricadute occupazionali, l’unica misura a cui sta pensando il Governo per il comparto delle costruzioni è il condono edilizio”. E’ quanto sostiene il segretario generale regionale della Feneal-Uil Domenico Palma sottolineando che “come in molti temevano (o speravano) nella manovra a "tela di Penelope" di Tremonti ricompare l'ipotesi del condono edilizio generalizzato, ma anche la sospensione degli abbattimenti delle costruzioni abusive in Campania per far cassa in modo tanto rapido quanto miope e certamente a danno sia di coloro che hanno sempre agito nel rispetto della legalità che delle generazioni future. E’ questa una motivazione in più perché anche gli edili della Uil sostengano le iniziative di mobilitazione decise, a partire da oggi, unitariamente dalla segreterie nazionali di Uil e Cisl”.
Secondo Palma “la situazione allarmante in edilizia con la scadenza in autunno degli ammortizzatori sociali individuali (disoccupazioni ordinarie, straordinaria e cig in deroga) per molti lavoratori edili richiede l’accelerazione dell’attuazione delle misure contenute nel Patto di Sistema e nello specifico capitolo dedicato all’industria delle costruzioni con una previsione di spesa di 25 milioni di euro. Come è noto la Cabina di Regia che sovrintende il Patto di Sistema ha definito un crono programma di priorità (a settembre l’avvio della task force sulla sburocratizzazione; ad ottobre le azioni relative al Microcredito e il Fondo di garanzia; a dicembre la banda larga) e ci saremmo aspettati tra le priorità individuate anche le misure per l’edilizia. Riteniamo però – dice Palma – che sia possibile superare la disattenzione procedendo alla rapida istituzione e convocazione dell’Osservatorio Regionale per l’Edilizia e i Lavori Pubblici in modo da sbloccare una prima serie di opere “incagliate” proprio dalla burocrazia tecnico-amministrativa, nonostante godano già da tempo dei finanziamenti. Non ci facciamo illusione di possibili positive novità dalle modifiche della manovra bis del Governo e pertanto dobbiamo contare sulle risorse finanziarie della Regione e sul programma del Patto di Sistema riattivando un ciclo di investimento in tutta la filiera dell’edilizia quale strumento efficace per favorire l’inversione di tendenza nel settore segnato dalla forte crisi”.
bas 02