Pagliuca: “Piano per il Sud, una vittoria della politica”

Il capogruppo del Pdl nel definire bipartisan il Piano varato dal Cipe plaude al lavoro svolto dalla classe politica che ha saputo “ammainare le bandiere dell’appartenenza per fare fronte comune nell’interesse dei lucani”

“Cosa può fare la politica per i cittadini?” E’ il quesito che si pone il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Nicola Pagliuca che aggiunge: “In un tempo in cui l’antipolitica la fa da padrone sembrerebbe naturale rispondere: nulla. Sembrerebbe, per assurdo, che meno la politica fa e meglio è per i cittadini. Così, evidentemente, non è, non può essere anche se è diventato difficile far comprendere quello che di buono si riesce a fare”.

“Il piano per il Sud varato dal Cipe – prosegue Pagliuca – non è solo l’elenco freddo di opere e numeri programmati per i territori meridionali ma è il condensato di un intenso e proficuo lavoro svolto da classi dirigenti responsabili che hanno interpretato le proiezioni di sviluppo possibili per le singole aree. Così è stato per la Basilicata, un lavoro che può essere definito bipartisan in cui la classe dirigente del Pdl e quella del centro sinistra lucano hanno saputo ammainare le bandiere dell’appartenenza per fare fronte comune nell’interesse dei lucani. Si tratta solo di un primo pezzo di programmazione che si completerà con il definitivo varo dell’accordo consequenziale al ‘memorandum sul petrolio’ sul quale con forza e contro ogni detrazione, si sta lavorando.

A parere del capogruppo dell’opposizione “l’atavico ritardo di sviluppo della nostra regione ha radici nella carenza infrastrutturale che ha reso inaccessibili molte aree con conseguenze sulle dinamiche di sviluppo. Il piano per il sud ed il memorandum sul petrolio sono gli strumenti utilizzabili per correggere definitivamente il tiro ed assicurare ai cittadini del futuro un diverso quadro di opportunità”. “La soddisfazione che emerge da queste parole – prosegue ancora Pagliuca – non è casuale se si considerano nello specifico le opere inserite nell’elenco finanziato dal Cipe. Si tratta di opere finalizzate ad aprire i confini della regione con collegamenti che miglioreranno ogni tipo di relazione con le regioni limitrofe e con il resto dell’Italia. Da cittadino del Vulture-melfese non posso che plaudire al finanziamento delle due opere principali, quella del miglioramento della superstrada Potenza-Melfi e quella del rafforzamento della linea ferroviaria Potenza-Foggia. Quest’ultima opera in particolare, assume un significato strategico perché consentirà alla Basilicata di agganciarsi alla linea ad ‘alta capacità ferroviaria’ prevista tra Napoli e Bari. Non è difficile immaginare il ruolo strategico che sarà giocato negli equilibri del Mediterraneo dal porto di Taranto e con la tratta Potenza-Foggia che si innesta sulla Metaponto-Battipaglia, la Basilicata potrà recuperare un ruolo centrale nello smistamento delle merci e programmare uno sviluppo diverso. La stessa area industriale di S.Nicola di Melfi potrà rafforzarsi potendo contare su livelli di accessibilità nuovi e più funzionali alle attività svolte al proprio interno”.

“Da sottolineare, nel quadro di questa collaborazione istituzionale, anche l’importante risultato derivante dall’accordo siglato presso il Miur tra lo stesso Ministero, la Regione e l’Università della Basilicata che assicurerà all’ateneo lucano le certezze per il proprio futuro. Ai detrattori di ogni forma di collaborazione istituzionale – conclude Pagliuca – non poteva arrivare risposta migliore, quella della concretezza dei risultati che ancora una volta testimonia la maturità di una classe dirigente che si esprime con il linguaggio della chiarezza sia in Parlamento che in Regione e soprattutto, questo risultato, è una ‘vittoria della politica’”.

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