La manifestazione che si conclude domani propone oggi un seminario sull’integrazione europea
Il 9 maggio 1950 nasceva l’Europa comunitaria. Questa data è diventata il simbolo della Unione Europea e dal 1985 è diventato un giorno di festa, ma anche di resoconto per tutti gli Stati membri.
La Regione Basilicata ha deciso non solo di adottare i valori di pace e di solidarietà su cui si fonda la costruzione comunitaria, ma anche di esaltarli all’interno di una cerimonia che ne ricordi la sua fondazione.
Consapevole che tali valori si possano realizzare solo attraverso lo sviluppo economico e sociale e all’equilibrio del contesto ambientale e delle varie regioni, nella “Settimana dell’Europa” la Basilicata ha presentato agli esperti ed ai lucani lo stato di attuazione del programma comunitario, evidenziandone sia gli aspetti virtuosi, più volte ribadite anche da Bruxelles, che le criticità risultate particolarmente basse nell’ambito dei finanziamenti lucani rispetto al resto delle regioni meridionali.
Tra i temi degli incontri dei cinque giorni: l’efficacia e la regolarità nell’impiego dei fondi strutturali, l’impresa e l’innovazione, le quote rosa nei Consigli d’amministrazione e quindi l’attenzione verso una presenza sempre più costante e numerosa nell’imprenditoria europea e lucana, la Basilicata e l’Unione Europea.
Ed oggi 9 maggio all’ordine del giorno vi è stato il seminario “Parlare di Europa, parlare in Europa. Integrazione europea e voci del Mediterraneo”.
Nel corso dell’incontro si è parlato del rapporto fra i cittadini lucani e quindi della loro integrazione con l’Europa, ma anche della percezione e comunicazione dei fondi strutturali in Basilicata e del progetto dell’Europa Summer School che si terrà a Maratea dal 29 agosto al 3 settembre.
Nel corso della manifestazione di oggi si terrà una video conferenza con il professore Massimo Cacciari, grande sostenitore del progetto.