Autilio alla festa Ticolore a Marsiconuovo

Il vice presidente del Consiglio regionale ha ricordato che “la bandiera italiana è il valore più importante per il popolo italiano” e ha commemorato i militari caduti in Afghanistan

“La bandiera italiana non è solo il più alto simbolo della Repubblica, ma è il valore più importante per il popolo italiano, quello stesso valore per il quale nell’ovest dell’Afghanistan oggi è morto un giovane militare del contingente italiano”. E’ quanto ha sostenuto il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio (Idv), partecipando oggi a Marsiconuovo alla festa del Tricolore promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l'Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia (Unuci) e la partecipazione della fanfara militare del settimo reggimento bersaglieri di Bari.

Autilio ha espresso, a nome del Consiglio regionale, “il più sentito cordoglio ai familiari del militare caduto in un conflitto a fuoco definito anomalo nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan” ed ha ricordato “i tre militari originari della Val d’Agri uccisi negli ultimi anni nel corso di operazioni di pace all’estero” rivolgendo ai familiari presenti un “messaggio di riconoscimento al tributo di sangue che non sarà mai dimenticato”.

Il vice presidente del Consiglio regionale ha quindi evidenziato la recente decisione della prima Commissione del Consiglio che ha approvato la proposta di legge costituzionale concernente il “Riconoscimento dell’inno di Mameli quale inno ufficiale della Repubblica”, quale “segnale – ha detto – di rafforzamento dell’Unità nazionale ancora più significativo nel 214esimo anniversario della nascita del Tricolore e nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia”.

“Il primo Tricolore, issato nel 1860 da Giuseppe Garibaldi sul palazzo del Municipio di Corleto Perticara – ha aggiunto Autilio – ha per la popolazione lucana un significato di orgoglio per il contributo dato al lungo e martoriato processo di Unità del Paese che va difeso dagli attacchi leghisti al Nord come da tentativi di ‘restaurazione borbonica’ al Sud”.

Autilio ha inoltre sottolineato “il contributo dell’Amministrazione comunale di Marsiconuovo nell’iniziativa che ridà lustro ad una cittadina da troppo tempo ai margini dei grandi eventi storici e culturali e che merita senza dubbio di più”.

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