Situazione carceri in Basilicata, Navazio incontra la Uilpa

Per il presidente del gruppo consiliare Io amo la Lucania “siamo ad una grave emergenza umanitaria”. Navazio annuncia un’interrogazione sulla mancata operatività dell’Osservatorio sulla Sanita’ penitenziaria

“Dalla mancanza di posti letto per il grave sovraffollamento alle carenze igieniche delle strutture, fino alle difficoltà a carattere sanitario nello gestire un numero di detenuti, in alcuni casi, quasi doppio
rispetto a quello previsto. C’è, altresì, il problema dei bagni quasi inesistenti, poca acqua, poca igiene, poca salute, poca aria, poco lavoro, poca assistenza psicologica. E ancora, c’è l’emergenza strutturale tanto da doversi chiedere se c’è uno studio di vulnerabilità sismica”. E’ quanto riferito dal consigliere Navazio circa la situazione delle carceri in Basilicata.

"Sono solo alcuni dei punti emersi e analizzati nel corso dell’incontro avuto con il dirigente sindacale della Uilpa Penitenziari, Donato Sabia, a sole due settimane dalla visita presso la casa circondariale di Potenza. Particolare attenzione – sottolinea Navazio – è stata rivolta al problema sanitario che, nello specifico, sarà oggetto di un’ interrogazione che sarà presentata nei prossimi giorni e con la quale si chiede al presidente De Filippo di sapere quali iniziative intende adottare per ovviare all’inattività dell’Osservatorio Permanente sulla Sanità Penitenziaria e in che modo intende assicurare agli operatori sanitari che le Asl utilizzano per gli interventi nelle strutture detentive un rapporto di lavoro commisurato ai Ccnl e l’inserimento nell’organizzazione nel Ssr”.

“L'Osservatorio sulla Sanità penitenziaria fu istituito nel 2009 con delibera di Giunta regionale – ricorda Navazio – ma, da allora, pare si sia riunito una volta sola, venendomeno così ai compiti ai quali è chiamato a rispondere come, ad esempio, valutare l'efficacia e l'efficienza, sia sotto il profilo della qualità organizzativa che della qualità di processo degli interventi, a tutela della salute dei detenuti, internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale, garantendo, nel contempo, l'efficacia delle misure di sicurezza; concertare i programmi di intervento socio-sanitari; redigere le linee guida regionali per la tutela della salute in ambito penitenziario a favore dei detenuti, internati e minori sottoposti a provvedimento penale. Va poi rilevato – continua Navazio – che accanto al problema del sovraffollamento definibile come quantitativo, esiste anche un affollamento di carattere qualitativo che si può ricondurre alle diverse tipologie di popolazione detenuta. La forzata convivenza in pochi metri quadri, per mancanza di strutture idonee, di detenuti imputati e condannati, di persone sane e di persone con problemi di tossicodipendenza crea una fotografia di promiscuità e di tensione anche in situazioni dove l’affollamento non è particolarmente rilevante. E’ di pochi giorni fa – riferisce Navazio – la notizia della chiusura di un padiglione detentivo (rep.Penale) nell’istituto del capoluogo, per un possibile cedimento strutturale a causa delle infiltrazione di acqua delle docce. Tutta la comunità penitenziaria è sofferente perché non si parla solo dei detenuti, ma anche della carenza di una pianta organica del personale, delle condizioni in cui si trovano a lavorare gli agenti, il personale sanitario, gli educatori che ormai non riescono quasi più a far fronte ad una vera e propria emergenza. Le reiterate proteste delle associazioni sindacali del personale carcerario fanno capire come si è in presenza di evidentii segnali di un malessere ormai giunto ad un punto di non ritorno”.

“In occasione del prossimo Question Time – annuncia Navazio – quello delle carceri sarà un tema fondamentale che porrò all’attenzione del Governo regionale, ma in particolare dell’assessore Mancusi che, nel gennaio scorso, a margine di un incontro con la Uilpa, proprio a proposito delle difficoltà operative degli agenti e del personale amministrativo dei tre istituti penitenziari lucani, assicurò che la Regione Basilicata avrebbe inviato una nota ufficiale all’allora ministro della Giustizia, Angelino Alfano, chiedendo un intervento immediato per le criticità più impellenti. Chiederò – precisa Navazio – quale sia stato il seguito a quelle sue dichiarazioni”.

Un altro punto su cui, il movimento politico “Io Amo la Lucania” interverrà nell’immediato riguarda i così detti reparti protetti intorno ai quali non c’è ancora nulla di fatto per quello del Madonna delle Grazie a Matera. Per quanto riguarda Potenza pare che, invece, funzionerebbe soltanto al 70 per cento e, infine, c’è il caso di Melfi, l’istituto dove, lo ricordiamo, si registra il dato di sovraffollamento più alto, con il 59,4 per cento e dove basterebbero poche migliaia di euro per completare il settore dei reparti protetti. “La via dell’attuazione delle finalità rieducative della pena sancito dall’art.27 della Costituzione, che passa attraverso il trattamento in carcere e le misure alternative alla detenzione, appare ormai – sottolinea il Presidente di Io Amo la Lucania – una semplice e sola dichiarazione di intenti. E’ incontestabile come la società, e la politica in questo caso, guardino con occhio disattento alla situazione delle carceri vista come un problema più comodo da rimuovere che da affrontare. E se è vero che la civiltà di un popolo si vede anche dalle condizioni delle sue carceri – conclude Navazio – facciamo in modo che la civiltà del nostro Paese finisca di apparire ad un livello davvero penoso”.

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