Potenza, Molinari su risultati Porte sociali

Istituite per venire incontro alle esigenze ed alle emergenze dei residenti del capoluogo lucano le Porte sociali sono state oggetto di un’interrogazione da parte del consigliere comunale di Potenza, Giuseppe Molinari che dopo aver ricevuto risposta dall’assessorato competente non è stato soddisfatto dalle informazioni ricevute riguardo al progetto ed in particolare ai risultati del lavoro svolto dalle Porte sociali.
“La risposta dell’assessorato alle politiche sociali del Comune di Potenza in merito alle Porte sociali non è soddisfacente. Spiega certamente la ripartizione dei fondi destinati al progetto, indicandone le funzioni ed il ruolo senza, però, far capire i reali risultati sull’attività svolta sino ad oggi. E’ necessario capire, invece, se dopo l’investimento del Comune di Potenza, è possibile verificarne i frutti. Se ci sono stati risultati tangibili , quanti cittadini si sono rivolti a ciascuna delle Porte Sociali”.
Secondo Molinari “era già noto il numero delle Porte sociali, il fatto che ciascuna di esse ha beneficiato di finanziamenti comunali non superiori ai 20. 250 euro e che la convenzione con l’amministrazione comunale avrà durata di cinque anni. Quello che, invece, non è ancora possibile sapere è il grado di utilità d il loro effettivo contributo alla cittadinanza. Nella nostra comunità, infatti, crescono i disagi dovuti alla sempre maggiore povertà, alle problematiche legate alle dipendenze, alle malattie. Non sappiamo, dunque, a quanti cittadini in difficoltà abbia dato sostegno il lavoro delle Porte Sociali, ma di sicuro sappiamo che nella città capoluogo non esiste ancora una mensa per i poveri o un centro di accoglienza per i senza tetto. Per la realizzazione di questi ultimi importanti centri di aiuto al momento non ci sono progetti”.
“Nella risposta dell’assessorato – continua Molinari – è riportato l’elenco dei gestori beneficiari dei contributi pubblici per la realizzazione delle Porte sociali: “Auser Basilicata”, “Irfedi”, Caritas Diocesana Potenza”, “Nasce un sorriso”, “Associazione persone down”, “Il Gabbiano Jonathan”, “Telefono donna”, “Betania società”, “Punto e a capo” (attualmente inattiva per ristrutturazione sede), “Benessere società”. L’elenco dei gestori, però, non riporta nessun riferimento ai dati riguardanti il lavoro svolto. Dalla loro costituzione non sappiamo ancora cosa abbiamo fatto in concreto le Porte sociali costate alle tasche dei cittadini migliaia di euro, che non sappiamo – conclude – se siano stati spesi bene”.

BAS 05

    Condividi l'articolo su: