Facoltà Economia Unibas, interrogazione di Rosa (Pdl)

Il consigliere dell’opposizione sollecita una discussione in Consiglio regionale riguardante lo stato attuale della proposta formativa dell’Università degli Studi di Basilicata e le prospettive future dell’Ateneo nel quadro delle riforme nazionali

Il consigliere del Popolo della Liberta, Gianni Rosa ricorda che: “Sollecitato da studenti e genitori, il 30 settembre 2010 ho interrogato la Giunta De Filippo riguardo alle intenzioni di un potenziamento della Facoltà di Economia presso l’Unibas, poiché, mi si faceva notare, dopo i tre anni di corso non è prevista la laurea magistrale, ossia i due anni di specialistica. La mia interrogazione – prosegue l’esponente dell’opposizione – sollecitava politicamente il Governo regionale ad attivarsi presso l’Ateneo per ampliare l’offerta didattica e dare la possibilità di prosieguo a tutti quei studenti lucani che ora, per completare il percorso accademico, sono costretti a rivolgersi ad altri atenei, con aggravio di spese di viaggio, vitto, alloggio e spese varie”. “Ho ricevuto – sottolinea Rosa – una risposta alquanto strana ed incompleta a firma dell’assessore ‘competente’, Rosa Mastrosimone che mi porta a conoscenza che le Università godono di autonomia e quindi l’apporto della Giunta regionale si ferma solo a contribuire finanziariamente con 10 milioni di euro per il 2011. Degna risposta di chi le questioni non le approfondisce e siede su una ‘poltrona’ quale ‘esperto’ del settore”.

“Il mio scopo – afferma il consigliere – era di porre all’attenzione dell’Esecutivo una questione prettamente di indirizzo politico generale riguardo alle prospettive formative della Facoltà di Economia. Consapevole dell’autonomia delle istituzioni accademiche, anche rispetto all’accordo quadro tra Regione Basilicata e Università, come giusto che sia, dove risulta l’impegno delle due istituzioni, ognuna per le proprie competenze, a creare un sistema formativo collegato al territorio, di eccellenza e che sia anche volano di crescita e sviluppo. Tale accordo è stato approvato con la delibera di Giunta 2276/2010 e, in quella data, l’assessore Mastrosimone risultava assente. Invito l’assessore, pertanto, a procurarsela e a leggerla, a studiarla con attenzione, poiché avrebbe trovato spunti e riflessioni per meglio poter rispondere con cognizioni di causa, specie in molti passaggi che sostengono che la Regione Basilicata supporta attivamente l’Unibas favorendo, sempre nel quadro della normativa, anche la promozione dell’offerta formativa del sistema universitario”. “Del resto – sostiene Rosa – credo che sia opportuno, legittimo, politicamente giusto che il massimo Ente regionale colloqui con il massimo Ente culturale, affinché l’integrazione tra territorio, esigenze dei cittadini, cultura ed innovazione crescano. Ciò nell’interesse di tutta la classe dirigente pubblica e privata e di tutta la politica, sia essa maggioranza che opposizione”.

“Poiché ritengo la risposta dell’assessore Mastrosimone, debolissima nei contenuti e di totale nullità politica – spiega Rosa – ho protocollato un’interrogazione dove sollecito una discussione in Consiglio regionale riguardante lo stato attuale della proposta formativa dell’Università degli Studi di Basilicata e le prospettive future dell’Ateneo nel quadro delle riforme nazionali. Inoltre, chiedo al presidente De Filippo le motivazioni politiche e/o amministrative e/o organizzative per le quali la Regione Basilicata considera, così come sostenuto nella nota dalla Mastrosimone, in contraddizione con la delibera 2276/2010, che le politiche formative accademiche non rientrino nelle competenze del massimo Ente territoriale e se ritiene di non dover attivare azioni rivolte ad un potenziamento della Facoltà di Economia. Alla Mastrosimone invece – conclude il consigliere – chiedo una verifica sulla situazione della Facoltà di Economia dell’Unibas dall’anno di istituzione al corrente anno, specificando per singoli anni il numero delle immatricolazioni, dei laureati e i dati riguardanti eventuali continuazioni del percorso accademico precisando in quali Atenei i laureati lucani proseguano la laurea magistrale”.

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