Prov Pz: Lacorazza scrive lettera aperta ai lavoratori dell'Ente

Nel giorno della manifestazione a Roma contro la manovra finanziaria il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza scrive una lettera aperta ai lavoratori dell'Ente per sottolineare come il valore del lavoro non contrasti con la sfida di innovare lo Stato per renderlo meno costoso e più efficiente:
"La storia di questi anni ha dimostrato che i grandi slogan e la demagogia sono stati travolti dalla realtà: non ci sono meno tasse per tutti e più pensioni, città più sicure e più lavoro. Non c’è il federalismo dell'autonomia e delle responsabilità, ma soprattutto non c’é uno stato più leggero da quando qualcuno ha definito fannulloni i dipendenti pubblici.
Il Paese cambierà e sarà innovato e al passo con i tempi, solo se si riuscirà a trovare un punto di equilibrio tra privato e pubblica amministrazione, tra Nord e Sud, tra generazioni, cioè tra interessi diversi e forse contrastanti tra di loro. Questa è la bellezza della democrazia e il coraggio della politica: unire e non dividere.
Al di là della confusa discussione che la riguarda, la Provincia di Potenza deve continuare a fare la propria parte, come fatto finora con risultati che tra l’altro sono stati anche riconosciuti da soggetti esterni all’amministrazione.
Non si siamo rassegnati, dunque, e dobbiamo continuare su tale percorso anche se i tagli sono stati e saranno drastici. Ai 7,2 milioni di euro in meno di quest’anno abbiamo fatto fronte razionalizzando, efficientando e risparmiando anche sui costi della politica, mentre la gran parte delle province, soprattutto nel nord, ha aumentato l' RCA auto. L'anno prossimo, però, ai tagli attuali si aggiungono quelli della nuova manovra: altri 12 milioni di euro in meno che rendono drammatiche le aspettative. Senza contare l’inasprimento del Patto di stabilità, conseguente alla manovra, che renderà sempre più difficile spendere per gli enti locali, pur avendo i soldi in cassa.
Per cui al di là dello sterile dibattito su province si o no, e nonostante siamo consapevoli della necessità di rinnovare il modello istituzionale in corso e di dover partecipare come sistema delle province alla riforma dello Stato, non può passare l'idea dell'inutilità del mondo del lavoro impegnato con competenza e professionalità da tanti anni per il territorio". (r.s.)

BAS 05

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