Si è tenuto ieri pomeriggio a Matera, presso la Mediateca Provinciale, il secondo focus della Conferenza Programmatica del Partito Democratico sul tema “Qualità ed efficienza delle istituzioni”. Presenti all’incontro Pasquale Bellitti, segretario provinciale di Matera, che ha introdotto il dibattito, Simonetta Guarini, segretario cittadino Pd di Matera, Vincenzo Viti, capogruppo Pd alla Regione, Vincenzo Santochirico, presidente della Prima Commissione, e i consiglieri regionali Giuseppe Dalessandro e Luca Braia. Ha concluso l’incontro Vincenzo Folino, presidente del Consiglio regionale.
“E’ un tema molto delicato quello della riforma dello statuto regionale – ha affermato nel suo intervento Simonetta Guarini – soprattutto alla luce delle profonde trasformazioni degli ultimi quarant’anni. Il senso dell’incontro di stasera, come di tutti i focus della Conferenza, è quello di garantire ai cittadini un maggiore senso di protagonismo e di responsabilità, come in tutti i processi di democrazia partecipata, in un rinnovato patto civile con le istituzioni. E’ necessario – ha poi continuato – tener conto delle profonde mutazioni del tessuto economico e sociale della regione e delle mutate esigenze del territorio, con uno sguardo al presente ma anche un’apertura al futuro nella riforma dello statuto”. Il segretario ha poi sottolineato, concludendo, la necessità di porre l’accento sul tema della rappresentanza di genere, affinché il nuovo statuto regionale contenga anche nuove regole di riequilibrio, con indicazioni concrete sull’argomento.
Anche per Viti “il nuovo statuto deve necessariamente stare in questo tempo storico ma anche trascenderlo, per proiettarsi nel futuro e lasciare una traccia alle nuove generazioni. La responsabilità della politica è oggi quella di ascoltare la ribellione e l’insofferenza della società, che rappresentano dati reali. Sentiamo molto forte – ha poi concluso Viti – questa sfida e questa responsabilità, chiamati oggi a raggiungere obiettivi di sanità morale, di sviluppo, di trasparenza e di equa distribuzione delle risorse”.
Per Santochirico “è un momento di sconvolgimento che ha alcuni aspetti negativi ma anche altri di grande effervescenza positiva. Siamo di fronte a cambiamenti epocali, degli equilibri e delle relazioni geopolitiche, ad avvenimenti che esigono una nuova risposta di fronte ad una nuova domanda politica. Anche in Italia il sistema politico è in continua revisione. In questo drammatico contesto, sottoposto a continui sommovimenti, si muove la Basilicata nell’accingersi al nuovo statuto regionale. Abbiamo affrontato – ha poi aggiunto Santochirico – con molta umiltà il tema della riforma dello statuto, convinti che sia una necessità e un’opportunità. Oggi lo statuto vuole essere per prima cosa la ricerca di un raccordo organico e fecondo tra l’eredità che ci viene consegnata dal passato, la vita e i valori del presente e una proiezione degli scenari future”. “E’ il tempo – secondo Dalessandro – della tempestività e della lucidità politica. E’ ancora alto il livello di fiducia nei confronti del partito e della classe dirigente. Ma quel legame col popolo lucano può venir meno da un momento all’altro. Ecco perché alle riflessioni devono seguire fatti concreti: l’unico modo per venir fuori da problematiche serie e maldestri tentativi di delegittimazione è affrontare le questioni in maniera seria e tempestiva”. Anche per Braia “la nascita del nuovo statuto regionale deve essere collocato in un contesto nuovo, allo stesso tempo difficile ma pieno di grandi motivazioni. Vivendola con questo spirito è possibile fare cose buone e cercare di superare lo scollamento tra politica, istituzioni e una comunità che vede in crisi e in difficoltà anche i minimi servizi fin ora erogati, per superare la crisi di credibilità della politica e della pubblica amministrazione”.
“Quello che si sta affermando nel mondo occidentale – ha dichiarato Folino nel concludere l’incontro – è un tipo di sviluppo e di governo che procedono eccessivamente dall’alto. Questo meccanismo non funziona. Anche in Basilicata – ha poi continuato – è necessario affrontare le questioni del governo e dello sviluppo da un’altra prospettiva. Per questo motivo il metodo con cui si lavora alla riforma dello statuto regionale mi convince molto: perché ha un approccio orizzontale in cui emergono quei valori di democrazia e partecipazione e quegli elementi che fanno vivere un territorio. Solo attraverso questa metodologia saremo in grado di mettere in pratica tutte le cose buone che, come classe politica, abbiamo pensato negli ultimi anni”. Circa seicento le visite al sito www.basilicatapd.it, dove è possibile seguire in diretta tutti i focus della Conferenza Programmatica.
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