Sarebbe fin troppo semplice, a proposito della vicenda Arpab – Fenice di unirsi al coro dei fustigatori di professione molti dell’ultima ora. Per anni insieme ad un altro pezzo importante del Sindacato lucano, abbiamo combattuto contro una gestione disinvolta dell’Agenzia che aveva proprio nell’ostracismo verso quella parte maggioritaria del Sindacato che chiedeva trasparenza, regole e rispetto della dignità dei lavoratori, il suo punto più oscuro. Adesso però è il momento di conservare un profilo alto, quello che si addice a chi ha a cuore il bene comune e rappresenta grandi interessi collettivi.
E’ quanto si legge in una nota diffusa da Antonio Guglielmi, Segretario Regionale UIL FPL.
Noi non vogliamo chiamarci fiori da un’assunzione collettiva di responsabilità – si legge ancora nella nota – a patto che l’intera classe politica faccia ammenda degli errori e si ripieghi a trovare una soluzione se non vogliamo alimentare il pericolosissimo processo recessivo della nostra economia. Tra un certo radicalismo ecologico e la speculazione ambientale ci deve pur essere una via di mezzo per smaltire i nostri rifiuti senza avvelenare la gente, come succede in tutte le parti del mondo civile. Ecco perché un ruolo importante lo deve recitare la stessa ARPAB soprattutto ora che la nuova gestione cerca di ridargli quella missione istituzionale che sembrava aver completamente smarrita. Essa dispone di professionalità e di risorse umane capaci di rendere questo ente un formidabile strumento di controllo ambientale e di difesa della salute dei cittadini lucani.
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