Flovilla (Rpi): per cattolici e’ tempo di sporcarsi le mani

“Non basta più – e in particolare mi rivolgo al variegato mondo cattolico della nostra regione fatto di volontari come di intellettuali e professionisti – restare alla finestra ed elaborare utili e prestigiose analisi e pensieri. È tempo di sporcarsi le mani se veramente si vuole che il Paese riparta e che i contenuti dell’agenda delle settimane sociali, volute dalla Conferenza Episcopale Italiana, si implementino nelle realtà”. A sostenerlo è Antonio Flovilla, coordinatore regionale della Basilicata della Rosa per l’Italia verso il Partito della Nazionale. “Questo – aggiunge – è il tempo delle scelte e dell’agire. Attendere tempi migliori, aspettare che cambino i soliti della politica è alquanto sterile, poiché per cambiare le cose bisogna esserci e rischiare anche di perdersi. E in proposito, non credo che per cambiare fase politica basti lasciare che in maniera quasi deterministica l’attuale maggioranza imploda. Non basta nemmeno, seppur necessario, un governo di unità nazionale per affrontare le emergenze. Oggi più che mai serve che prenda corpo un nuovo progetto politico. Come cattolici impegnati in politica – continua Flovilla – dobbiamo, oltre che contribuire alla costituzione del Partito della Nazione, lavorare alla “rifondazione costituente della politica” introducendo quegli anticorpi soprattutto ideali necessari a per far sì che la gente non guardi più con disprezzo alla politica e si rimbocchi le maniche. Per questo il Partito della Nazione che intendiamo costruire in Basilicata deve essere un nuovo soggetto politico e di impegno civile quanto più collegato alla società e capace di interpretare il crescente disagio sociale. Guardiamo pertanto ad un modello di partito aperto, democratico e popolare che favorisca la più ampia partecipazione e gestione collegiale, ben lontano dai modelli del passato che hanno visto prevalere oligarchie ristrette scoraggiando la partecipazione. Soprattutto in Basilicata dove è più forte la sensibilità dei cattolici democratici e popolari dobbiamo puntare sulla passione civile e sui valori della trasparenza e della legalità, con al centro la persona e le politiche per la famiglia. Il compito che ci attende non è semplice ma certamente non impossibile specie se la nostra bussola resta orientata sul bene comune, sull’interesse pubblico rispetto ad interessi di parte o a quelli, pur legittimi, solo che rinchiusi nella sfera personale. Di qui l’esigenza di selezionare la classe dirigente regionale e locale del Partito verso la Nazione che veda giovani e donne protagonisti della nuova fase di iniziativa politica e in grado di contribuire ai programmi regionali di sviluppo e nuova occupazione”.

BAS 05

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