Feneal Uil su programma edilizia residenziale

“Il programma di edilizia residenziale sociale approvato dalla Giunta regionale della Basilicata, su proposta dell'assessore Rosa Gentile, è un primo segnale positivo per raccogliere il monito che abbiamo lanciato unitariamente come sindacati confederali dei lavoratori edili in occasione del recente incontro-dibattito sulla crisi dell’edilizia”. E’ il commento del segretario generale regionale della Feneal-Uil della Basilicata Domenico Palma, sottolineando che “va evidenziato l’impegno portato a termine per sbloccare l’iter burocratico dell'accordo di programma con il ministero alle Infrastrutture per ottenere il finanziamento dei 3,6 milioni di euro, per rilanciare il comparto delle costruzioni e dare risposte alla crescente domanda di alloggi”.
Nel sottolineare che “lo Svimez consegna alla Basilicata la “ Maglia nera” per i tempi di progettazione delle opere pubbliche che, in media da noi richiedono 1075 giorni contro i 900 della media nazionale e i 965 della media meridionale”, il segretario della Feneal-Uil afferma che “la situazione rappresenta un gap da superare il più rapidamente possibile per non vanificare le azione per la ripresa del comparto edile nella Regione. Il primo passo da compiere è dunque in direzione dello snellimento dei passaggi burocratici e tecnico-amministrativi che pesano sull’avvio delle attività in edilizia. Sono troppi infatti i passaggi che fanno seguito alla scelta di un’opera pubblica, da realizzare, con finanziamento già disponibile, prima che gli operai edili possano entrare in cantiere. Per costruire, per modernizzare – aggiunge Palma – serve il recupero di una capacità progettuale che deve essere il frutto di un confronto ampio e serrato nella politica e fra Regione, governo e parti sociali. Se oggi non comprendiamo che le questioni di fondo del settore delle costruzioni sono centrali per la Basilicata del futuro, si commette un colpevole errore forse irrimediabile. Per questo l’istituzione di un osservatorio presso l’assessorato alle infrastrutture, come da noi richiesto, diventa di fondamentale importanza per il futuro del settore. Ripensare il settore in questo modo – continua il segretario della Feneal – sarebbe, invece, non solo un volano occupazionale importante, non solo un’occasione per la ricerca applicata al settore, in sinergia con l’università, per l’uso di nuove tecnologie e dei nuovi materiali compositi, ma sarebbe anche la condizione essenziale per rivitalizzare il sistema delle imprese operanti nel settore, favorendone anche una maggiore solidità finanziaria, utile a farle competere anche nei mercati internazionali”.
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