“Opere e dati testimoniano la bontà delle scelte. Negarlo è frutto di una lettura miope o strumentale della Basilicata”
“La sessione di verifica del Por non è solo un adempimento formale, ma l’occasione per fare il bilancio di quanto fatto. E vedendo dati e progetti realizzati sono tranquillo nel dire che la strada presa è quella giusta e che facciamo bene d andare avanti, come abbiamo scelto di fare, con la programmazione Por 2007/2013” E’ questo il commento del Presidente De Filippo agli elementi presentati dalla Regione alla Sessione di verifica del Por. “Ci sono una serie di opere, infrastrutture, realizzazioni che oggi sono così integrate nella nostra quotidianità da chiederci come fosse possibile prima, appena 10 anni fa, farne a meno. Ma accanto a infrastrutture ed edifici che vediamo ed è possibile toccare con mano, ci sono altri interventi e investimenti realizzati che considero importanti quanto se non più degli altri. Parlo degli aiuti di cui hanno beneficiato 15mila imprese, nei settori industriale, agricolo e dei servizi, parlo delle borse di studio, dei master di alta formazione e corsi di laurea, dei dottorati di ricerca destinati ai tanti giovani lucani che hanno investito sulla propria crescita professionale e che anche grazie a questo patrimonio di formazione si sono inseriti nel mondo del lavoro, parlo delle iniziative di promozione e sviluppo culturale che hanno consentito a tutti i nostri centri di restare vivi. Fatti, questi, che ciascuna azienda conosce, che ciascuna famiglia e ciascun giovane ha ben presente, che ciascun paese lucano vive nella quotidianità, che sono stati possibili con un impegno capillare che ci consegna un indice di attuazione degli interventi del 111%. Interventi che hanno consentito alla Basilicata, in questi 10 anni, di andare avanti, di progredire, di affrontare il difficile periodo della crisi globale con indici di controtendenza, riuscendo a uscire dalla fascia delle regioni in ritardo di sviluppo, traguardo non agganciato dalle altre italiane dell’”obiettivo 1”.
Ci sono opere che testimoniano quanto fatto, ci sono dati che segnano il miglioramento e c’è ancora tanto da fare anche perchè ai vecchi problemi se ne aggiungono di nuovi. Ma utilizzare i problemi esistenti, i nuovi giovani disoccupati che sostituiscono quelli che hanno trovato una collocazione, per sostenere che nulla è cambiato, che nulla è stato fatto, può essere solo il frutto di una lettura miope o strumentale della realtà della Basilicata”.
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