Dalessandro su proposta vincolo paesaggistico Irsina

Per l’esponente del Pd “un provvedimento così restrittivo e penalizzante necessita di un ampio coinvolgimento e confronto soprattutto con coloro che il provvedimento lo dovranno subire”

”Il reiterato tentativo da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Basilicata, di riproporre il vincolo paesaggistico sull'intero territorio comunale di Irsina, lascia perplessi e introduce elementi di preoccupazione sul futuro di una comunità la cui economia, essendo basata prevalentemente sull'attività agricola, vive già condizioni di precarietà tali, che non mi pare vi sia bisogno di ulteriori vincoli che possano vanificare qualunque tentativo imprenditoriale sia pubblico che privato di rilancio di una economia che necessariamente deve rispondere a criteri più moderni e più competitivi”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Giuseppe Dalessandro (Pd), per il quale “la proposta di vincolo, che in passato ha già incassato la contrarietà da parte del Comune di Irsina, della Provincia di Matera e finanche da parte della Regione, ha suscitato in questi giorni un ampio dibattito tra le forze politiche di Irsina e tutti sono concordi nel sostenere che un provvedimento così restrittivo e penalizzante necessita di un ampio coinvolgimento e confronto soprattutto con coloro che il provvedimento lo dovranno subire”.

“Non credo vi siano dubbi – prosegue Dalessandro – sul fatto che quel territorio comunale abbia un rilevante valore ambientale e paesaggistico, ma se i proponenti si prefiggono lo scopo di creare
condizioni di tutela per impedire modificazioni all'aspetto del territorio che possano compromettere le caratteristiche di pregio paesistico di quell'ambiente, credo che siano già sufficienti le leggi, le norme e i regolamenti esistenti, comunali, regionali e nazionali, in materia urbanistica e forestale”.

“Se è vero – si chiede Dalessandro – che da qualche tempo, sono in itinere iniziative compromissive del valore ambientale e paesistico del territorio irsinese, come asserito dal relatore della proposta, chi vieta agli organi preposti di intervenire, vietare e sanzionare eventuali abusi, senza per questo penalizzare una intera comunità?”.

A parere di Dalessandro “sembra impossibile che un territorio di oltre 262 chilometri quadrati abbia la stessa caratterizzazione, così come risulta inspiegabile che le attenzioni della soprintendenza si siano posati solamente su Irsina, essendo noto che la maggior parte dei comuni lucani ha analogo valore ambientale e paesaggistico. Per tale ragione va sicuramente sostenuta l'iniziativa della consigliera provinciale Anna Amenta tesa a difendere il proprio territorio da provvedimenti che penalizzerebbero oltremisura il sistema produttivo locale, soccombente in presenza della volontà della conservazione ad ogni costo, proprio nel momento in cui ferve il dibattito sullo sviluppo tecnologico, sulla ricerca e sulla produzione delle energie alternative. E' dimostrato che non sempre ciò che e' vecchio, e' da conservare, per questo ritengo che i nostri territori devono essere resi funzionali alle comunità che li vivono evitando dannose proposte di conservazione esasperata”.

    Condividi l'articolo su:

    Web TV

    Ultimi pubblicati

    Correlati