“La solidarietà può essere la risposta giusta alla sofferenza e al dolore delle persone”. Lo ha detto il Parroco di Tito, Don Giovanni Di Carlo, nel corso della Santa Messa (svoltasi presso l’Auditorium Don Domenico Scavone) in occasione del trentennale del terremoto del 23 novembre 1980. “In quei momenti di smarrimento – ha sottolineato – è stato fondamentale il contributo di tanti volontari, che sono arrivati nelle zone colpite dal terremoto per aiutarci e sostenerci”. Il Presidente del Consiglio comunale, Serena Salvia, ha ricordato il grande lavoro svolto dai giovani titesi (“fu costruita anche una tenda per intrattenere i bambini”) che in quell’occasione “dimostrarono grande amore” per il proprio paese. Il Capogruppo consiliare del Partito Democratico, Antonio Gatta, ha posto l’accento sulla sobrietà dell’Iniziativa per ricordare il sisma di 30 anni fa (promossa dall’Amministrazione comunale) ed ha invitato tutti a riflettere sul concetto di “comunità”, spesso trascurato, ma di vitale importanza. Il Capogruppo consiliare dei DeC, Giuseppe Petrecca, ha invece sottolineato che “da quel giorno si è cominciato a parlare di rischio sismico, di prevenzione e di nuovi modelli di edificabilità”. Il Capogruppo dei Cristiano Popolari, Pasquale Santopietro, ha infine ricordato il crollo della Chiesa Madre (“uno dei principali luoghi di aggregazione”), da poco restituita alla comunità titese.
(bas – 04)