Al termine di un acceso incontro tenutosi questa mattina a Villa d'Agri, presso la sede della Comunità montana Alto Agri, i sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil – spiegano in un comunicato – hanno proclamato lo stato di agitazione per protestare contro la mancata approvazione da parte della giunta regionale della cosiddetta “perizia Eni” che di fatto blocca i cantieri forestali della zona finanziati con i proventi delle royalties del petrolio. Sempre stamane una delegazione degli oltre 400 addetti, impegnati in attività di compensazione ambientale nell'Alto Agri, ha deciso di occupare la sede dell'ente montano. Lo riferiscono i segretari territoriali di Fai, Flai e Uila, Pietro Paladino, Carmela Salvia e Angelo Foresio. “Se la giunta regionale non approverà in tempi rapidi i progetti di compensazione ambientale – annunciano i tre dirigenti sindacali – siamo pronti a portare la protesta sotto la sede della Regione Basilicata”.
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