Fisco: Uil condivide posizioni Confindustria e De Filippo

“Condividiamo l’idea del presidente di Confindustria Basilicata Pasquale Carrano perché le grandi aziende in attività nella nostra regione paghino le tasse da noi. Un’idea che è sintonia con il modello di federalismo fiscale che perseguiamo da tempo e che in Basilicata ha grandi opportunità principalmente per la presenza della Fiat e per l’attività di estrazione del petrolio”. E’ il commento del segretari generale regionale della UIL lucana Carmine Vaccaro che ha ribadito, inoltre, la “esigenza di sostenere la posizione del presidente della Regione De Filippo nell’attuale delicatissima fase di concertazione in merito al decreto legislativo proposto alla legge delega 42 sul federalismo fiscale e che lo vede impegnato a Roma a difendere le ragioni della nostra comunità. Il sistema della perequazione, che presuppone la necessità di definire i livelli essenziali da assistenza e di prestazione da garantire a tutti i cittadini, gli effetti combinati di tutte le norme di federalismo fiscale con la manovra finanziaria varata di recente dal Governo – aggiunge Vaccaro – impongono una battaglia comune di Regione, forze sociali ed imprenditoriali se non vogliamo ritrovarci a fronteggiare scelte destinate a penalizzare soprattutto le piccole regioni come la nostra. Noi nelle scorse settimane abbiamo provato a fare qualche conto: l’ipotesi contenuta nella bozza preparata dal Governo per l’attuazione del federalismo fiscale regionale, che prevede un’aliquota dell’addizionale regionale Irpef fino al 3 per cento, comporterebbe in Basilicata un aumento medio di 443 euro pro capite annui per i lavoratori dipendenti e di 373 euro per i pensionati, con una media pro-capite lavoratori dipendenti più pensionati lucani di 418 euro.
La Uil, pur da sempre favorevole ad un sistema di fisco federale ha sempre rivendicato che esso non dovrà comportare aumenti della pressione fiscale a carico dei redditi fissi, anzi, ha sempre auspicato la manovrabilità e la progressività delle aliquote della cosiddetta fiscalità locale, proponendo detrazioni per il lavoro dipendente. Così come, essendo il federalismo fiscale una riforma che incide fortemente sulle condizioni di vita di milioni di lavoratori dipendenti e pensionati – conclude il segretario Uil – sarebbe opportuno che il Governo aprisse un percorso preventivo di partecipazione, che, purtroppo, ad oggi non c’è stato”.
bas 02

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