Da domani fino al 5 settembre si svolgerà a Bernalda la Prima Festa Nazionale del Pd in Basilicata. L’apertura di Democratica Pa si terrà in Piazza Plebiscito alle ore 16.00 con i saluti di Marco Meloni, responsabile nazionale riforma dello Stato, P. A., università e ricerca, Leonardo Chiruzzi, sindaco di Bernalda, Nunziella Russo, segretario Pd Bernalda-Metaponto, Pasquina Bona, presidente assemblea regionale Pd Basilicata, Roberto Speranza, segretario regionale Pd Basilicata e Vito De Filippo, presidente giunta regione Basilicata.
Alle ore 17.00 nella sala Incontro si discuterà di ‘Amministrazione pubblica e storia d’Italia a 150 anni dall’unità’. Alle ore 19.00 nella sala Consiliare si terrà il focus ‘Lo Stato imprenditore, da un dopoguerra all’altro: una storia che continua’. Alle ore 20.30 in piazza Plebiscito la tavola rotonda ‘L’amministrazione solo palla al piede dello sviluppo?’ con Guido Melis, parlamentare Pd e ordinario di storia dell’amministrazione pubblica a La Sapienza di Roma, Paolo Macry, ordinario di storia contemporanea alla Federico II di Napoli, Marco Meriggi, ordinario di storia delle istituzioni sociali alla Federico II di Napoli, Oriano Giovanelli, presidente forum P. A. del Pd, Giampaolo D’Andrea, coordinatore forum riforme istituzionali Pd Basilicata, Vincenzo Viti, presidente gruppo Pd regione Basilicata.
A seguire lo spettacolo musicale con ‘Sound up cantiere d’autore’.
“E’ la prima festa del Partito Democratico dedicata alla pubblica amministrazione. Una scelta che vuole concretamente testimoniare – si legge in un comunicato stampa del Pd – una rinnovata attenzione del principale partito del centro sinistra “provvisoriamente all’opposizione” verso una realtà cruciale del sistema paese. E’ passato oltre un decennio da quando la pubblica amministrazione fu al centro di una forte e coerente azione riformatrice da parte delle forze di centro sinistra e in questi anni si è assistito, sotto il dominio prevalente del centro destra, solo a ripetute azioni di delegittimazione del suo ruolo, del contributo potenziale che essa può dare alla modernizzazione dell’Italia. Anche su questo terreno è tempo di bilanci: cosa ha prodotto la politica del centro destra, quali benefici, quali minori costi, quale maggiore efficienza, quale capacità di valorizzare professionalità e merito, quale contrasto alla corruzione, quale capacità di far sì che la pubblica amministrazione sia effettivamente vicina alle esigenze delle persone, delle famiglie, delle imprese. Incapace di fare riforme vere il centro destra si rifugia nel populismo, nel parlar male della pubblica amministrazione e di chi ci lavora, continuando, però, imperterrito ad usarla per fini clientelari, a spingerla verso la negazione delle regole, della trasparenza, dell’onestà che deve essere connessa ad una idea di servizio alla comunità, alla nazione”.
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