“Dalla festa nazionale dell’ApI a Labro viene una nuova offerta politica al Paese e alla Basilicata: c’è un largo spazio di opinione insoddisfatta e di potenziali consensi per chi sappia rappresentare in modo credibile l’interesse generale e organizzare le nuove opportunità del futuro. A questa larga parte di cittadini proponiamo un serio progetto politico democratico, liberale, popolare, riformista, di cambiamento e buongoverno”. E’ quanto sostiene Magda Cornacchione, coordinatore provinciale di Potenza dell’ApI che insieme ad una sessantina di dirigenti ed iscritti lucani ha partecipato alla festa di partito. La delegazione lucana è stata guidata dal coordinatore regionale Vilma Mazzocco che è tra i fondatori di ApI.
“Mi sembra di rivivere – dice Cornacchione – l’esaltante e per molti aspetti originale stagione dei Progressisti di Basilicata che ha segnato negli anni passati la mia elezione alla Camera con uno schieramento di forze autenticamente progressiste e soprattutto grazie ai consensi della società civile, esponenti delle professioni, della cultura, del mondo del lavoro, del volontariato che hanno rifiutato lo schema allora basato su due grandi poli contrapposti. E’ necessario far tornare a vivere quell’esperienza e basare la nuova e coraggiosa proposta politica sull'innovazione, la riscoperta dei valori della politica e gli spazi concreti per una “giovane” classe dirigente. L’ambizione di Api è quella di iniziare un nuovo ciclo politico. L’Italia vive una stagione difficile: la crisi è superabile e non è impossibile unire la maggioranza degli italiani intorno alle decisioni che portino il Paese sulla strada giusta. Ma – aggiunge l’esponente di ApI – la politica non ce la fa. La politica non è tutto: una società aperta, un’economia dinamica, istituzioni sane possono vivere anche quando la politica è in crisi. Senza la capacità della politica di guidare, mediare, unire, non saranno sufficienti l’impegno, gli sforzi, i sacrifici degli italiani che intraprendono, difendono la dignità del loro lavoro, tengono duro. In un momento come questo, insomma, la politica italiana si sblocca se si passa ad una fase nuova e lo si fa solo cambiando l’attuale assetto del governo. Dopo Labro – continua Cornacchione – ci attende un lavoro ancora più difficile di quello dei mesi che hanno caratterizzato la nascita del partito in Basilicata perché siamo chiamati ad uno sforzo maggiore per raccogliere le sempre più crescenti aspettative della società lucana. Ma sappiamo di non partire da zero. Partiamo, soprattutto, dall’esperienza di Vilma Mazzocco e dall’esempio di buongoverno che sta dando in questi primi mesi di assessore alla guida del delicato comparto agricolo attraversato da crisi e grandi difficoltà incancrenite in troppi anni di mancate risposte e rinvii di riforme”.
(bas – 04)