Il consigliere di Idv esprime la sua solidarietà alle donne ancora oggetto di discriminazione nei vari settori della vita pubblica
“Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne , prevista per oggi 25 novembre, sento il dovere di esprimere la mia assoluta solidarietà nei loro riguardi.
Ricordo che, purtroppo, questa violenza sulle donne non ha tempo, né confini ed è presente in tutte le nazioni, senza alcuna preclusione, anche di ordine socio-culturale.
E’ accertato, infatti, che le vittime e gli aggressori appartengono a tutte le classi sociali, ed è particolarmente significativo il dato che, spesso, in famiglia si consumano le violenze più frequenti”. Ad affermarlo il presidente del gruppo consiliare di Italia del valori, Enrico Mazzeo Cicchetti.
“Le statistiche – continua Mazzeo Cicchetti – indicano che una donna su cinque ha subito, nel corso della sua vita, violenza, abusi fisici e sessuali da parte dell’uomo.
Come non ricordare in questo giorno le mutilazioni genitali che subiscono le donne, fin da bambine, in alcuni Paesi africani , quasi sempre effettuate, peraltro, in precarie condizioni sanitarie, oppure lo stupro che le donne, in varie parti del mondo, per motivi etnici, razziali, pseudo-religiosi e, comunque, inaccettabili, patiscono in numero sempre più crescente. In questo particolare momento di difficoltà è giusto che le Istituzioni si prendano cura di queste problematiche, intervenendo con sostegno e partecipazione alle attività promosse anche dalle associazioni che tutelano le donne.
Ritengo – sostiene Mazzeo Cicchetti – che la scuola deve attrezzarsi per educare le nuove generazioni al rispetto e tutela della donna in quanto tale e parte integrante del vivere civile e dello sviluppo socio economico”.
“Il mio auspicio – conclude Mazzeo Cicchetti – è che il fiocco bianco, che è il simbolo della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sia un valore improcrastinabile non solo oggi, ma lo divenga per sempre, e non solo virtualmente, nella mentalità e nella sensibilità degli uomini, ricordando che a nessuno deve essere, impunemente, consentito di abusare, violentare, anche psicologicamente, i valori e la libertà delle donne”.