A Melfi in mostra le opere di undici artisti lucani

“Fino a qui tutto bene”, è infatti il titolo della nuova mostra dell’associazione potentina che dedica al cinema e al tema dell’odio nel cinema, un’esposizione nel museo civico Palazzo Donadoni di Melfi. Da sabato 4 dicembre a domenica 19 dicembre il museo sarà quindi lo scenario di questa nuova mostra, che in realtà è il secondo step (di cinque previsti) di “Arte nascosta”: Arte nascosta è un progetto della associazione Interzona e nasce con l'obbiettivo di dare la possibilità a giovani artisti lucani di poter mostare le proprie opere all'interno degli spazi istituzionali, musei e pinacoteche, di solito difficilmente accessibili per un giovane, raggiungendo così due importanti obbiettivi, dare una maggiore visibilità ad i tanti talenti della regione, e innovare la tradizione, che in questi spazi ha gia da tempo trovato un luogo di incontro con il pubblico.

Motivo ispiratore di questa seconda rassegna (la prima era intitolata “Interzone di Lingue Diverse” ed era dedicata alla "musica"), è il cinema ed in particolar modo il film, da cui è tratta una citazione che dà il titolo alla mostra: “L'ODIO ” di Mathieu Kassovitz (1995).La pellicola, prende spunto dall'uccisione di un ragazzo delle banlieue parigine da parte della polizia e racconta con crudo realismo la situazione di disagio e solitudine vissuta da tre amici all'interno del loro bronx quotidiano.

L’odio, quindi. Ma non solo e soltanto in chiave tragica e negativa. L’odio, nelle opere degli artisti lucani, dà vita ad ogni materiale ed unisce tutti in un’unica emozione dalla quale può scaturire anche qualcosa di migliore, di propositivo. Una sorta di messaggio di speranza che sottende tutta la mostra, di cui fa parte anche un corto. Ma non soltanto. Nell’esposizione, forte è anche la presenza di materiali riciclati che lavorati dalle mani di questi giovani nascono sotto nuove forme. Compensato, ante di armadio, giornali, carta e prese elettriche sono le materie prime di un nuovo modo di fare arte, ma sono anche i materiali che compongono le didascalie delle opere in mostra.

A fare parte di questa seconda collettiva (che questa estate aveva toccato, dopo Potenza, anche Avigliano e Barile) che è stata realizzata grazie alla collaborazione del Comune di Melfi e dell'assessore della Provincia di Potenza, undici artisti: Francesco Petrantuono Annalisa Ascoli, Carlo Battista, Melania Castelluccio, Alfredo Chiarappa, Maria Grazia Faranda, Davide Laviano, Salvatore Laviero, Vittorio Micocci, Antonio Passavanti, Amalia Riviezzi, Alessandra Santoro.
(bas – 04)

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