PRINZI (IDV) SU OSSERVATORIO AMBIENTE

“Con la definizione, ad opera della Giunta Regionale della Basilicata, della struttura organizzativa dell’Osservatorio Ambientale, si passa finalmente alla fase operativa, che abbiamo in più occasioni sollecitato raccogliendo le istanze delle comunità della Val d’Agri, in modo da dare innanzitutto informazioni corrette ed evitare, da una parte, campagne demagogico-populiste e, dall’altra, la carenza assoluta di notizie sugli effetti della estrazione e della lavorazione del petrolio”. E’ il commento del capogruppo di Idv alla Provincia di Potenza, Vittorio Prinzi, sulla delibera approvata ieri dalla Giunta Regionale.
“Pur riconoscendo la validità della scelta di attestare al Dipartimento Ambiente della Regione il coordinamento delle attività dell’Osservatorio, proprio rendere più efficace queste attività – sottolinea Prinzi – si ripropongono due questioni: il raccordo sinergico tra organismi che a vario titolo si occupano di monitoraggio ambientale in Val d’Agri per evitare un inutile scoordinamento di attività e la partecipazione del sistema delle autonomie locali a questa delicata fase di tutela dell’ambiente e territorio e della salute dei cittadini. Anche in questo caso, come per il Comitato di coordinamento del P.O. Val d’Agri, si evidenzia l’esigenza di un ruolo della Provincia di Potenza che attualmente non è definito in nessuno degli aspetti di avvio dell’Osservatorio Ambientale.
La questione ambiente – sottolinea Prinzi – rappresenta il campo in cui abbiamo accettato una difficile sfida, quella per far convivere il petrolio con la tutela ambientale, al fine di creare un equilibrio ed uno sviluppo ecosostenibile, tra l’altro in aree che lambiscono o fanno parte del Parco dell’Appennino Lucano (Val d’Agri-Lagonegrese). Sappiamo che in tale settore le competenze sono in capo alla Regione, ma la Provincia, come “sindacato del territorio” non può esimersi dall’esercitare un’azione di cooperazione e di sollecitazione nei confronti della Regione affinchè senza più indugi si renda operativo l’Osservatorio Ambientale, si implementi un sistema serio e credibile di monitoraggio e si fughino ombre e dubbi soprattutto sui rischi per la salute delle popolazioni, che vivono sotto i fumi del Centro Olio e che lamentano di aver avuto fino a questo momento dal petrolio più disagi e danni che benefici. Per questa ragione – conclude – sosteniamo le legittime richieste espresse dai Comuni della Val d’Agri a realizzare una stretta sinergia, sentendosi protagonisti di ogni azione di prevenzione, e con essa a dare informazioni adeguate e costanti ai cittadini, evitando che qualcuno possa soffiare sul fuoco di antiche e più recenti preoccupazioni”.

BAS 05

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