Per il consigliere comunale del Pdl, critico sulle modalità di adozione della zona a traffico limitato, “occorre incentivare i l’uso dei mezzi pubblici, sia su gomma che verticali e realizzare più parcheggi presso gli accessi alle scale mobili”
“Non sempre – dice Napoli – le inefficienze amministrative, determinate dal modo peggiore di fare politica, finiscono per incidere negativamente sulla vita dei cittadini. Ci sono ritardi che lasciano uno spiraglio aperto alla speranze, al recupero del buon senso, al ripensamento. Ci si augura in buona sostanza che certe decisioni vengano riviste e condotte sui binari della ragionevolezza. È il caso dell’entrata in vigore della Zona a traffico limitato a Potenza, un percorso avviato dalla Giunta Santarsiero da diversi anni che ha uno spirito esclusivamente emulativo rispetto alle grandi realtà, quelle di altre città che, però, prima di adottarlo, hanno seguito un corretto iter procedurale”.
“Quello della zona a traffico limitato – sottolinea Napoli – è un processo che va accompagnato da un attento studio delle caratteristiche del luogo in cui lo si vuole adottare. Per studio si deve intendere anche la capacità di ascolto e traduzione in fatti delle proposte avanzate da tutti i soggetti direttamente interessati al cambiamento. Ai residenti e agli operatori economici del centro storico di Potenza, ad esempio, se convocati non si può chiedere di ascoltare e subire passivamente le decisioni che la classe dirigente vuole imporre. Compito della politica è anche quello di saper mettere a frutto esperienze e suggerimenti che emergono negli incontri. Il progetto della Ztl va inserito in uno schema viario che deve contemplare tutte le esigenze della rete stradale cittadina. E’ il famoso piano della viabilità, di cui si sono perse le tracce, che va tirato in ballo e rideterminato. Alla città di Potenza, il sindaco Santarsiero, ancora una volta, vuole imporre una sua idea che, al momento, risulta essere fuori da ogni schema. Così strutturata, la chiusura al traffico dell’antico borgo, non può che provocare disagi e gravi ricadute economiche su tutte le attività commerciali presenti in loco. Si rischia seriamente l’isolamento del quartiere storico della città, creandone le premesse per un suo lento quanto irreversibile degrado”.
“Non si può essere contrari alla Ztl – precisa Napoli – in quanto provvedimento da adottare per la salvaguardia di una parte importante della città, si è contrari al modo con cui lo si vuole introdurre a Potenza. Affinché sia applicabile nella nostra città andrebbe studiato un modo per incentivare i cittadini all’uso dei mezzi pubblici, sia su gomma che verticali. Andrebbe, inoltre, studiato un sistema per realizzare più parcheggi nei pressi degli accessi alle scale mobili. Solo dopo aver messo in atto e collaudato un sistema del genere si potrà cominciare a discutere seriamente della Ztl nel centro storico di Potenza. La Giunta potentina, invece – conclude il consigliere – sembra aver deciso di proseguire dritta per la sua strada, aprendo un’altra voragine di dissenso fra sè e la cittadinanza. Il malumore nei confronti del sindaco Santarsiero è latente, ma cresce a dismisura”.