In merito alla interrogazione sul Bando di concorso per un posto di perito, i consiglieri sostengono che “si confondono i ruoli del controllore che non risponde e del controllato che, invece, lo fa, saltando ruoli, confini e competenze istituzionali”
“Il 3 giugno 2010 – sottolineano i consiglieri del Pdl – abbiamo protocollato un’interrogazione con la quale si chiedeva alla Giunta regionale l’interpretazione autentica dell’articolo 66, comma 5, della legge regionale n. 26 del 2008, ovvero sulla possibilità da parte delle commissariate Comune montane di effettuare nuove assunzioni. Un quesito nato dalla circostanza che la Comunità montana del Lagonegrese, nelle more, aveva bandito un concorso per un posto di ‘perito capo-tecnico meccanico’. Si ricorda – puntualizzano Rosa e Pici – che la normativa citata recita testualmente: ‘nelle more del processo di costituzione delle Comunità Locali, è fatto divieto di procedere ad assunzioni o contratti di lavoro a qualsiasi titolo’. Una vicenda – aggiungono – che certamente aveva bisogno di chiarimenti e che secondo noi è ambigua, sia nella formulazione del concorso bandito, che nella stessa possibilità di poterlo bandire”.
“La risposta all’interrogazione è arrivata ma, con nostra sorpresa, a rispondere al dubbio normativo è stato lo stesso commissario straordinario della Comunità montana, Domenico Carlomagno che, con tutto il nostro rispetto nei suoi confronti, è certamente l’ultima persona a poter chiarire il nostro dubbio. Insomma – sostengono Rosa e Pici – l’ennesimo pasticcio in ‘salsa lucana’, dove si confondono i ruoli del controllore che non risponde e del controllato che, invece, lo fa, saltando anche i ruoli, i confini e le competenze istituzionali. E’ come se, in un processo, l’interpretazione della legge la facesse l’imputato o, in una partita di calcio, fosse lo stesso calciatore a decidere se il fallo sia stato commesso. Crediamo che sia lapalissiano che sarebbe un giudizio condizionato e non equilibrato. Conseguentemente – riferiscono i consiglieri – abbiamo richiesto, con una nuova interrogazione, che sia il Governo regionale per tramite degli uffici legislativi, a dare una risposta certa sull’interpretazione autentica della normativa richiamata e quali provvedimenti la Giunta De Filippo intende assumere in merito. Per onor di cronaca – continuano Rosa e Pici – il Commissario straordinario ha anche tentato di dare una giustificazione ‘tecnica’ alla qualifica richiesta dal bando, che prevede l’assunzione di un lavoratore di categoria protetta in possesso di un diploma di scuola superiore – perito capotecnico meccanico. Da quanto si legge sembra che la commissariata Comunità montana del Lagonegrese non possa fare a meno di un meccanico da destinare alla manutenzione degli automezzi. Dette ragioni sono rafforzate dal fatto che la Comunità montana ha speso negli anni 2008, 2009 e 2010 cifre ingenti per la manutenzione degli automezzi, 39.281,00 euro, e per l’acquisto di decespugliatori, motoseghe e soffiatori, 37.142,00 euro, che sono utilizzati nei cantieri per i lavori forestali”.
“Siamo convinti – dichiarano Rosa e Pici – che queste spese magicamente spariranno con l’assunzione di questa risorsa umana e, soprattutto, che sarebbe anche il caso, per completezza di informazione, che ci venga detto quanto della spesa per manutenzioni evidenziata è imputabile al costo dell’acquisto dei pezzi di ricambio. Ci permettiamo, infine, di suggerire – concludono Rosa e Pici – che, la prossima volta, per evitare ‘intrusioni non previste’ si inserisca, tra i requisiti di partecipazione, anche il nome dell’Istituto scolastico e l’anno di conseguimento del diploma”.