Lapenna: caro tariffe a Potenza

Il monitoraggio condotto dall’Osservatorio “Prezzi e Mercati” dell’Istituto dell’Unioncamere sulle tariffe locali di alcuni tributi ha messo il evidenza delle notevoli differenze per ciò che concerne la spesa da un territorio all’altro. E’ quanto dichiara Sergio Lapenna, Segretario regionale dei Popolari per il Sud.
I dati – afferma Lapenna – riguardano gli anni compresi tra il 2008 e il 2009 e si riferiscono a 50 capoluoghi di provincia che comprendono il 30 per cento della popolazione italiana, dove è stato preso come campione una famiglia tipo di tre persone. Dal monitoraggio si sono evidenziate delle differenze notevoli tra una città e l’altra per quanto concerne il pagamento delle tasse per i rifiuti solidi urbani e l’acqua potabile. Infatti – sottolinea Lapenna – le diversità tradotte in percentuale sono notevoli, ma il dato sconfortante è che la città di Potenza paga delle tariffe al di sopra dei valori medi nazionali che sono 235 euro per i rifiuti e 193 euro per l’acqua. Infatti nella città capoluogo ogni famiglia tipo paga 236 euro per i rifiuti che, è bene ricordare come la Tarsu nel 2010 ha avuto un ulteriore incremento, e 212 euro per l’acqua. I dati si commentano da soli. Una città come la nostra anche ricca di fonti idriche paga ripetiamo 212 euro a fronte degli 81 euro di Milano, così come avviene per i rifiuti, dove città analoghe alla nostra per dimensioni e numero di abitanti pagano dai 130 ai 200 euro. Ciò – conclude Lapenna – è il segnale evidente di una cattiva gestione dei servizi che, a fronte di costi notevoli per i cittadini, dimostrano tutta la loro carenza, poiché imprigionati in società di gestione che sperperano risorse senza offrire servizi di qualità ai lucani.
Bas 03

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