(AGR) MASTROSIMONE, ATTENZIONE COSTANTE ALLE PARI OPPORTUNITA’

Il tema delle pari opportunità richiede un’attenzione costante, anche se “il cammino di civiltà in favore della parità fra gli individui che sta avanzando verso una sempre maggiore attenzione all’abolizione di classificazioni discriminanti”. Lo ha affermato l’assessore alla Formazione, Rosa Mastrosimone, a margine del convegno sulle discriminazioni di genere che si è tenuto su iniziativa dell’Ufficio della Consigliera regionale di parità.
“Fino a quando si riterrà possibile che il valore dell’individuo non sia intrinseco alla sua stessa esistenza e che la diversità sia motivo di discriminazione e non di distinzione – ha aggiunto Rosa Mastrosimone – sarà necessario ricorrere ad un apparato sanzionatorio per far rispettare e promuovere i reali diritti delle persone”.
“Il lavoro è diventato sempre più un aspetto importante dell'identità femminile. E, se è cresciuto negli anni il numero delle lavoratrici, se il lavoro delle donne è più qualificato e le donne occupano anche posti di rilievo, il tasso di occupazione delle donne residenti in Italia (46,1%) – ha continuato l’assessore – rimane persistentemente inferiore a quello medio dell'UE dei 27 di circa dodici punti percentuali e molto lontano dal raggiungimento dell'obiettivo fissato dalla strategia di Lisbona, mentre il virtuoso ingranaggio della “green economy” sul fronte occupazionale italiano potrebbe addirittura incepparsi nella discriminazione di genere”.
E’ questo il motivo per il quale “oggi le politiche antidiscriminatorie, concretizzate dal decreto legislativo n. 5, entrato in vigore il 20 febbraio scorso, favoriscono positivamente e concretamente l’accesso delle donne ai posti di lavoro”, definendo antidiscriminatorio “ogni trattamento meno favorevole in ragione dello stato di gravidanza, maternità e paternità” e vietando “qualsiasi disparità di trattamento, sotto qualsiasi forma, per accedere a un diritto/dovere fondamentale come il lavoro, subordinato o autonomo”.
“Conseguentemente – ha sottolineato nel suo intervento Rosa Mastrosimone – è stato inasprito l'apparato sanzionatorio. Infatti è vietata qualsiasi discriminazione per quanto riguarda l'accesso al lavoro, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione. E' vietata, altresì, la discriminazione in merito alle iniziative in materia di orientamento, formazione, perfezionamento e aggiornamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini formativi e di orientamento, per quanto concerne sia l'accesso sia i contenuti”.
“Uguali diritti sono garantiti dal Codice delle pari opportunità – ha rimarcato – per quanto riguarda l'attribuzione delle qualifiche, delle mansioni e la progressione nella carriera, i diritti pensionistici. La nozione di discriminazione, poi, viene ampliata e si considerano discriminazioni dirette e indirette anche comportamenti che implicano molestie, da quelle verbali a quelle sessuali”.
“Ben vengano, allora, momenti d’importante riflessione sulla legislazione, come quello del convegno sulle discriminazioni, per rendere sempre più sostanziale – ha concluso Rosa Mastrosimone – la partecipazione paritaria alla vita lavorativa, riducendo così le azioni di discriminazione verso il genere femminile, ma soprattutto verso un diritto che va garantito a tutti in egual misura indipendentemente anche dal genere di appartenenza”.
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