Autilio (Idv) su “Cantine aperte” a S.Angelo Le Fratte

Per il vicepresidente del Consiglio regionale si è trattato di un grande successo per il patrimonio storico – rurale e i prodotti locali

“Il grande successo di visitatori alle manifestazioni di ‘Cantine aperte’ a Sant’Angelo Le Fratte, che secondo il primo bilancio degli organizzatori hanno superato i già positivi numeri dell’edizione 2009 sino a toccare le 30mila presenze in quattro giorni, conferma la validità dell’iniziativa per attrarre visitatori e turisti e valorizzare il patrimonio storico – artistico – culturale rappresentato dalle cantine”. E’ quanto sostiene il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Autilio (Idv), sottolineando “l’impegno dell’amministrazione comunale di Sant’Angelo Le Fratte, della Pro Loco, delle associazioni di produttori, di quelle culturali e di volontariato che hanno consentito la migliore riuscita dell’evento diventato uno dei più rilevanti in Basilicata per afflusso di gente”.

“La legge per l’istituzione del Parco delle Cantine che comprende oltre a Sant’Angelo Le Fratte, Rapolla, Barile, Roccanova e Pietragalla, approvata nella scorsa legislatura – aggiunge Autilio – è senza dubbio uno strumento particolarmente efficace per valorizzare il patrimonio storico – artistico – culturale rappresentato dalle cantine e per dare valore aggiunto a manifestazioni e sagre che, come quella di Sant’Angelo L.F., si svolgono ogni anno nei comuni interessati. La normativa necessita però di una prima valutazione di merito con amministratori locali, produttori, associazioni del mondo agricolo e soprattutto – aggiunge – di risorse finanziarie adeguate, rimpinguando quelle in dotazione, ampiamente insufficienti per poter accelerare gli interventi di restauro delle vecchie cantine, molte delle quali hanno bisogno di lavori urgenti. Il passo successivo deve essere quello dell’inserimento in un progetto di itinerario eno – gastronomico che ha come punti di forza gli altri prodotti tipici e di qualità e le risorse naturalistiche, ambientali e turistiche come grandi attrattori di nuovi flussi turistici e strumenti per lo sviluppo dell’economia locale. Il programma di azioni da mettere in campo e da sostenere – evidenzia Autilio – è un sistema integrato di offerta turistica che si snoda per un intero percorso lungo il quale si collocano luoghi del vino visitabili (vigneti, aziende, cantine) e attività imprenditoriali collegate (ristoranti, alberghi, agriturismi, enoteche) ma anche beni culturali ed artistici (centri storici, musei, chiese, castelli, ecc.)”.

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